(PRIMANOTIZIE) STRASBURGO – 1 APRILE, “Non abbiamo voluto noi lo scontro, ma siamo pronti a rispondere se necessario”: con queste parole la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un chiaro avvertimento all’ex presidente Usa Donald Trump nel corso del suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo. Al centro dello scontro imminente, i dazi reciproci tra Stati Uniti e Unione Europea, che potrebbero esplodere nelle prossime ore con l’annuncio, previsto per domani alle 22 italiane, della lista dei cosiddetti “dirty-15”, prodotti su cui Washington imporrà nuove tariffe, immediatamente efficaci.
Dopo le misure già introdotte su auto e alluminio al 25%, potrebbero essere colpiti anche i settori alimentare e farmaceutico. Il clima resta teso, ma mentre PPE e Socialisti serrano le file in Europa, dall’Italia arrivano posizioni più sfumate. Londra, invece, sotto il governo Starmer, si sfila dalle ritorsioni europee e cerca la via del dialogo.
Nel mirino dell’Ue anche le Big Tech statunitensi: Apple e Meta rischiano pesanti multe antitrust, mentre a Bruxelles si discute lo strumento anti-coercizione, una misura per proteggere il mercato unico europeo da pressioni economiche esterne.
Intanto, si moltiplicano le interlocuzioni politiche ed economiche. L’imprenditore John Elkann avrebbe avuto un colloquio diretto con Trump, anche alla luce del delicato ruolo di Stellantis, che conta 75mila dipendenti negli Stati Uniti, ma è anche uno dei maggiori esportatori europei verso il mercato americano. (PRIMANOTIZIE)
