(PRIMANOTIZIE) BRUXELLES, 9 APRILE – Via libera definitivo da parte dell’Unione Europea alla lista dei controdazi destinati a colpire i prodotti americani, in risposta alle misure unilaterali varate dagli Stati Uniti. Le tariffe europee, che interesseranno prevalentemente merci con aliquota al 25%, saranno applicate in tre fasi: la prima scatterà il 15 aprile, la seconda il 16 maggio e la terza il 1° dicembre. L’unico voto contrario alla decisione è arrivato dall’Ungheria.
La decisione è stata presa nell’ambito della cosiddetta “comitatologia”, una procedura tecnica che coinvolge i rappresentanti dei Paesi membri nell’approvazione degli atti esecutivi della Commissione. A seguito del voto dei 27, l’UE notificherà entro il 15 aprile l’avvio delle tariffe al Consiglio per gli scambi di merci dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).
In una nota ufficiale, la Commissione europea precisa che i controdazi “potranno essere sospesi in qualsiasi momento, qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata”. Si tratta dunque di una mossa che lascia aperto uno spiraglio alla diplomazia, ma nel frattempo si intensifica la tensione globale.
A rincarare la dose è la Cina, che ha annunciato un pesante inasprimento delle sue tariffe sui beni Made in Usa: l’aliquota passerà dal 34% all’84% a partire dalle 12:01 di domani. Una risposta dura all’offensiva economica di Donald Trump che ha scatenato un effetto domino sui mercati finanziari. Le Borse mondiali sono in caduta libera, con Piazza Affari a Milano che registra un pesante -3,7%.
Da Pechino, il governo cinese ha esortato Washington a “correggere immediatamente le proprie pratiche sbagliate, annullare tutte le misure tariffarie unilaterali e risolvere le divergenze attraverso un dialogo paritario basato sul rispetto reciproco”.
Non tarda la replica americana. Il segretario al Tesoro Scott Bessent attacca Pechino: “È un peccato che i cinesi non vogliano negoziare. Sono i peggiori trasgressori del sistema commerciale internazionale. Questa escalation è una sconfitta per loro”. Intanto, il presidente Trump rilancia il suo messaggio protezionista sul social Truth: “Zero dazi a chi trasferisce le aziende negli Usa. È un ottimo momento per farlo, non aspettate”.
Il clima di tensione commerciale tra le grandi potenze economiche si fa sempre più teso e potrebbe avere ripercussioni strutturali sul commercio globale e sulla stabilità dei mercati.
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