(PRIMANOTIZIE) MANDALAY, BIRMANIA – 29 MARZO – Si aggrava di ora in ora il bilancio del violento terremoto che ha colpito il Sud-Est Asiatico, con epicentro in Birmania. Secondo fonti statunitensi riportate dalla CNN, il numero delle vittime potrebbe superare le 10mila unità. Attualmente, le autorità locali confermano almeno mille morti e oltre 2mila feriti, mentre resta imprecisato il numero dei dispersi.
La giunta militare birmana ha rivolto un appello urgente alla comunità internazionale, chiedendo un’immediata mobilitazione di aiuti umanitari per far fronte all’emergenza. Particolarmente colpita la città di Mandalay, seconda per popolazione nel Paese, dove si contano almeno 694 vittime e 1.670 feriti.
I danni alle infrastrutture di comunicazione rendono complesso ottenere un quadro chiaro della situazione: le autorità temono che il bilancio possa aggravarsi sensibilmente. Secondo i geologi americani, la Birmania non veniva colpita da un sisma di tale magnitudo – 7.7 sulla scala Richter – da oltre un secolo.
La violenza del terremoto ha fatto tremare anche territori lontani, come la capitale thailandese Bangkok, distante oltre mille chilometri dall’epicentro, dove la popolazione è stata colta dal panico nonostante la zona non sia solitamente soggetta a scosse telluriche.
Drammatiche le operazioni di soccorso, proseguite per tutta la notte: i soccorritori si sono alternati tra le macerie di un edificio di 30 piani in costruzione, crollato in pochi istanti. Decine di lavoratori sono rimasti intrappolati sotto cumuli di detriti e travi metalliche contorte, complicando ulteriormente le operazioni di salvataggio. (PRIMANOTIZIE)