(PRIMANOTIZIE) – ROMA, 26 MAR – È iniziato oggi alla Camera l’esame della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio, al centro del caso Almasri. Il Guardasigilli ha difeso il proprio operato, respingendo con fermezza le accuse: “Le osservazioni dell’opposizione ricordano i libelli dell’inquisizione”, ha detto in Aula.
Nordio ha criticato in particolare il deputato Giachetti per l’accusa di corresponsabilità nei suicidi in carcere, definendola “senza fondamento”. “Se anche solo uno dei suicidi fosse imputabile al ministro, ci sarebbe stato un processo. La giustizia è una spada senza impugnatura che ferisce anche chi la brandisce in modo improprio”.
Il ministro ha poi sostenuto che le polemiche siano finalizzate a sabotare le riforme in cantiere: “Questi attacchi sciatti e violenti sembrano fatti apposta per bloccare la separazione delle carriere e il sorteggio per il Csm. Ma noi non vacilleremo”.
Duro l’intervento del M5s, con Cafiero De Raho che ha accusato Nordio di “violazione della legge e della Costituzione”, riferendosi al rilascio di Almasri, presunto criminale libico: “Lei ha parlato in Aula di fatti smentiti dal mandato d’arresto. Non è stato leale”.
Anche Italia Viva ha attaccato il ministro: “Ha mentito al Parlamento”, ha affermato Maria Elena Boschi, mentre Elly Schlein, segretaria del Pd, ha parlato di “scelta politica” di rimandare Almasri in Libia: “Doveva e poteva impedirlo. Ha scelto la ragione di partito”.
Più cauto l’atteggiamento di Azione, che ha annunciato la non partecipazione al voto: “La mozione è inefficace e rischia di diventare un boomerang”, ha spiegato il deputato Antonio D’Alessio.
Il clima in Aula è apparso teso e fortemente polarizzato. Intanto Nordio ha ribadito che, nonostante le critiche, il processo riformatore della giustizia andrà avanti. E comunque l’Aula della Camera ha bocciato la mozione di sfiducia. I voti favorevoli alla mozione di sfiducia sono stati 119, quelli contrari 215, mentre non ci sono stati astenuti. Il gruppo di Azione non ha seguito il resto delle opposizioni, scegliendo di non partecipare al voto. (PRIMANOTIZIE)