Con “Tu ti ami o no?”, Mash sceglie di puntare il riflettore su un dolore silenzioso, quello che si insinua anche nelle vite apparentemente perfette. La protagonista del brano vive un conflitto interiore profondo, circondata da persone che non riescono a percepire il suo malessere. Tra solitudine e tentativi di riempire il vuoto con farmaci, il suo dolore resta nascosto… finché qualcuno, con delicatezza e senza giudizio, non le porge una domanda disarmante.
Mash costruisce una narrazione empatica e sincera, che non cerca di fornire risposte ma di innescare riflessioni. La domanda del titolo è un piccolo terremoto emotivo: “Tu ti ami o no?” costringe a fermarsi, guardarsi dentro e prendere atto della propria vulnerabilità. Ed è proprio in questo spazio di fragilità che può nascere una nuova forma di amore: quello per sé stessi.
Mash firma così un nuovo capitolo del suo percorso artistico, confermandosi voce lucida e necessaria per chi lotta ogni giorno con i propri demoni interiori.
Come è nata l’idea di ambientare il video tra passato e presente?
Il soggetto è un’idea di Jalisia Dollson, che ha scritto e diretto il videoclip. Quando Jalisia ha sentito la canzone mi ha subito proposto un video di questo tipo, e io sono rimasto catturato dalla sua visione: questo gioco fra passato e futuro non si limita a descrivere la canzone tramite delle immagini, ma fornisce una chiave di lettura diversa che mi emoziona tantissimo e dà nuova vita alla storia raccontata.
Il ballo di corte ottocentesco è un’immagine forte: cosa volevi comunicare con quel momento?
Il ballo è il momento in cui i due protagonisti capiscono di essere fatti l’uno per l’altra, e rappresenta la svolta nella vita della ragazza: il momento in cui qualcuno abbatte le mura costruite dalla tua mente per farti vedere le cose in modo diverso e trovare il coraggio di rinascere.
La villa de Claricini Dornpacher e il Castello di Toppo sono luoghi carichi di storia: che effetto ti ha fatto girare lì?
È stato elettrizzante! Sono i primi luoghi che ci sono venuti in mente per ricreare l’ambientazione che avevamo in testa: luoghi che trasudano storia, quindi perfetti come sfondo per raccontarne una nuova di storia.
Hai parlato di un amore antico che ritorna… credi nelle connessioni che superano il tempo?
Non nel senso di connessioni fra vite passate e future, ma una cosa la so per certo: il bene che facciamo in vita lascerà una traccia indelebile nel cuore delle persone, e nella mia community crediamo molto in questo, nel praticare l’arte della gentilezza con chiunque, anche quando sarebbe più facile o utile comportarsi diversamente.
Quanto c’è di Mash in quel ragazzo che non giudica ma accoglie?
Se faccio musica è per portare avanti gli ideali che sento miei nella vita di tutti i giorni. Non possiamo sapere quali battaglie stanno combattendo le persone che incontriamo, e anche quelle che sorridono di più a volte lo fanno per nascondere l’oscurità che si portano dentro. Per questo nelle mie live su TikTok e nella mia comunicazione in generale pongo sempre l’attenzione su queste tematiche: perché ci credo e so quanto la musica possa dare ai cuori fragili che scelgono di imbarcarsi in questo viaggio assieme a me.