(PRIMANOTIZIE) TORRE ANNUNZIATA, 22 APRILE – Svolta nelle indagini sulla tragedia della funivia del Monte Faito, dove lo scorso 17 aprile la caduta di una cabina ha causato quattro morti e un ferito grave. La Procura di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati quattro dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno (Eav), gestore dell’impianto.
Si tratta di Marco Imparato, responsabile dell’esercizio e della manutenzione, Pasquale Sposito, direttore operativo, Giancarlo Gattuso, dirigente infrastrutture, e Pasquale Di Pace, capo impianto. Ai quattro, i pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, coordinati dall’aggiunto Cilenti e dal procuratore Fragliasso, contestano i reati di disastro e omicidio colposo plurimo nella forma continuata.
Il conferimento dell’incarico ai periti per l’autopsia sulle salme delle vittime è stato fissato per giovedì 24 aprile alle 11:30. Si tratta di un esame irripetibile, fondamentale per ricostruire le dinamiche dell’incidente.
Nel disastro hanno perso la vita Janan Suliman, turista israelo-palestinese di 25 anni, i coniugi inglesi Elaine Margaret e Derek Winn, di 58 e 65 anni, e il macchinista Carmine Parlato, 59 anni. Thabet Suliman, fratello di Janan, è rimasto gravemente ferito ed è ancora ricoverato in condizioni critiche all’Ospedale del Mare di Napoli. I familiari dei due fratelli, assistiti dall’avvocato Hillary Sedu, hanno chiesto giustizia.
Secondo i primi riscontri, la cabina era ancora agganciata al cavo al momento della caduta, ma i freni non hanno funzionato, a differenza di quanto avvenuto per la cabina a valle. Domani è previsto un nuovo sopralluogo tecnico da parte della Procura, con magistrati, Polizia, soccorso alpino e consulenti, che ispezioneranno sia il luogo del ritrovamento della cabina sia altri punti del tracciato.
Tra gli elementi da chiarire ci sono lo stato del cavo, l’efficacia del sistema frenante, la manutenzione periodica (un controllo settimanale era previsto il giorno prima della tragedia) e i tempi di allerta subito dopo l’incidente. Nonostante i segni di maltempo presenti nell’area, l’ipotesi che sia stato il vento a causare l’incidente è stata ritenuta poco credibile anche dalla stessa Eav. (PRIMANOTIZIE)