(PRIMANOTIZIE) MILANO, 9 APRILE – La Procura generale di Milano, attraverso la sostituta procuratrice generale Valeria Marino, ha chiesto il rigetto della richiesta di semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. In subordine, è stato richiesto un rinvio del procedimento per valutare le circostanze relative all’intervista rilasciata da Stasi lo scorso 30 marzo, definita “non autorizzata” dalle autorità giudiziarie.
L’udienza si è svolta a porte chiuse presso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, alla quale Stasi non ha partecipato. Secondo quanto riferito dal suo legale, il parere della pg sarebbe stato “parzialmente positivo”, pur senza entrare nei dettagli dell’intervento in aula. A pesare sulla posizione del 41enne, secondo la Procura, sarebbe stata appunto l’intervista recente, in cui Stasi ha ribadito la propria innocenza, parlando anche delle nuove indagini su Andrea Sempio.
Le relazioni degli operatori ed educatori del carcere di Bollate, dove Stasi è detenuto, sono invece tutte positive. Dal 2023 è stato autorizzato al lavoro esterno e attualmente è impiegato come contabile in un’azienda, potendo uscire durante il giorno per poi rientrare in carcere.
In ambienti giudiziari si fa notare che, nonostante la posizione della Procura generale, la prospettiva della semilibertà per Stasi potrebbe rimanere sul tavolo. Dopo questo passaggio, infatti, potrebbe arrivare la richiesta di affidamento in prova, tappa verso la fine della detenzione. La decisione definitiva dei giudici del Tribunale di Sorveglianza è attesa nei prossimi cinque giorni.
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