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Borse asiatiche in caduta libera, Trump minimizza: “I dazi sono una cura”

(PRIMANOTIZIE) TOKYO, 7 APRILEDopo il venerdì nero di Wall Street, le Borse asiatiche riaprono all’insegna del tracollo, travolte dai nuovi dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump che hanno scatenato un’ondata di incertezza globale. A Tokyo, il Nikkei cede un altro 6,02%, attestandosi a 31.746,49 punti dopo aver bruciato il 9% la scorsa settimana, entrando in una fase di contrazione rispetto al picco registrato a gennaio 2025.

Hong Kong perde il 10,7%, con l’indice tecnologico Hang Seng Tech in caduta libera del 13,95%. Forti vendite anche sulle piazze cinesi: Shanghai scivola del 6,34% e Shenzhen dell’8,74%. A Taipei il Taiex crolla del 9,71%, mentre a Seul il Kospi segna un -5%. In Australia, l’indice ASX 200 arretra del 4,28%, penalizzato dalle nuove restrizioni cinesi sulle esportazioni di terre rare verso gli USA: BHP lascia sul terreno l’8%. Singapore cede l’8,12%, Mumbai il 3,5%.

“Anche se i dazi dovessero diminuire, rimarrebbero comunque più elevati rispetto al periodo pre-Trump”, ha osservato Stefan Angrick, economista di Moody’s. Intanto, la Cina ha risposto con controdazi del 34% su tutte le importazioni di beni statunitensi. Gli analisti temono una nuova guerra commerciale in piena regola, accompagnata dal rischio di recessione e da una crisi di liquidità simile a quella del 2020 durante la pandemia.

Nonostante la gravità della situazione, il presidente statunitense Donald Trump ha minimizzato il panico sui mercati, paragonando i dazi a “una medicina necessaria” per guarire l’economia americana. “A volte devi prendere delle medicine per curarti”, ha dichiarato ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, aggiungendo che non intende causare un crollo ma vuole risolvere il deficit commerciale degli USA con la Cina, l’UE e altri Paesi. “Se vogliono parlare, sono aperto al dialogo. Altrimenti, perché dovrei voler parlare?”, ha aggiunto. (PRIMANOTIZIE)

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