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mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Era sfuggito all’arresto a novembre, latitante del clan Abbinante preso dai carabinieri

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GIUGLIANO – Lo scorso 7 novembre era sfuggito alla cattura ma i suoi giorni di latitanza sono finiti questa notte alle 2. Parliamo del 35enne Alessio Cuomo, contiguo al clan Abbinante – attivo nel quartiere Scampia e, in particolare, nelle “roccaforti” del rione Monterosa, Ises e zona della cd. “33”.
L’uomo era tra i 37 indagati nell’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di Napoli su richiesta della DDA partenopea e eseguita dai carabinieri della compagnia Stella. Era sfuggito all’arresto ma i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, con il prezioso contributo del nucleo operativo della compagnia Stella, non avevano mai smesso di cercarlo.

Web patrolling, analisi delle immagini di videosorveglianza e pedinamenti vecchio stile hanno portato i carabinieri a Giugliano in Campania. Il 35enne si spostava continuamente ma le ininterrotte ore di indagini hanno permesso di stringere il cerchio in alcuni appartamenti di una strada chiusa nella cittadina a nord di Napoli.
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nello stabile il latitante – in casa i genitori, la moglie e i figli – non ha opposto resistenza.

Cuomo sarà trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Non va d’accordo con il nonno e vuole tornare in cella. «Portatemi in carcere», chiede ai Carabinieri

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GIUGLIANO – E’ notte a Varcaturo e i carabinieri della locale stazione sono impegnati nel servizio di perlustrazione, tra i vari compiti anche il controllo delle persone sottoposte alle misure restrittive.
I militari bussano alla porta di un 28enne. L’uomo è agli arresti domiciliari e mostra tutto il suo disappunto ai carabinieri.
“Voglio andare via, portatemi in carcere!”, e poi “Non sopporto più mio nonno, è troppo pesante!”.
I carabinieri – impelagati nella controversia familiare tra comprensione e doveri dettati dalla Legge – riferiscono che non si può scegliere dove andare, specie di notte. Il consiglio è di interfacciarsi l’indomani con il proprio avvocato o, meglio ancora, tentare di risolvere le controversie nate con il nonno.
Il 28enne sembra essersi convinto e i militari riprendono così il servizio percorrendo le strade della frazione di Giugliano ma un tarlo tormenta la pattuglia. Non passano neanche 5 minuti dal controllo al 28enne che i carabinieri decidono di ritornare da quell’uomo. Per strada c’è proprio lui. I militari non possono fare altro che arrestarlo. In casa la valigia già pronta per un evasione premeditata.
L’arrestato è stato “accontentato”, ora è in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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“Non uscire o ti ammazzo !”. Carabinieri arrestano stalker di una 36enne nel Napoletano

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POZZUOLI – E’ da poco passata la mezzanotte e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Pozzuoli intervengono all’esterno della stazione carabinieri di Monteruscello. Una donna – ha 36 anni – è terrorizzata e ha chiesto aiuto ai carabinieri.
L’ex fidanzato non accettava la fine della relazione durata 15 anni e più volte era tornato alla carica. Questa notte l’ultimo, eclatante, episodio. Lui è di 10 anni più grande di lei e l’aveva avvisata. “Questa sera non permetterti di uscire altrimenti ti ammazzo!”. Lei, tristemente abituata alle sue minacce, non aveva chiesto aiuto a nessuno; sbagliando. Scende di casa e va a prendere una sua amica in una pizzeria nella vicina Quarto dove aveva da poco finito di lavorare. Il 46enne però l’aveva pedinata e una volta arrivati nei pressi della pizzeria scende dalla propria auto. La vittima non se ne accorge e quando va a riprendere l’auto lo vede. Lui è proprio lì, è davanti a lei e quei secondi sembrano un’eternità. Interviene il titolare della pizzeria che tenta di allontanare l’energumeno e, prendendosi qualche schiaffo, riesce comunque a far andare via la donna che corre in caserma.
I militari stanno ascoltando la vittima che finalmente decide di denunciare l’ex e in quel momento – mentre la 36enne racconta innumerevoli episodi di vessazioni e violenze avvenuti nel tempo e mai denunciati – arriva un’altra segnalazione al 112.
Un tizio sta danneggiando diverse auto in sosta e la strada è proprio l’indirizzo di residenza della vittima. I carabinieri della stazione di Pozzuoli si fiondano sul posto e l’esagitato è proprio l’ex fidanzato della donna che fortunatamente era al sicuro in caserma. I militari con non poche difficoltà bloccano il 46enne e lo arrestano.
L’uomo è stato trasferito in carcere, deve rispondere di atti persecutori e danneggiamento.

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Commerciante di Qualiano star di TikTok arrestato dai Carabinieri: rubava l’energia elettrica

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QUALIANO – Centinaia di migliaia di follower, più di un milione di like e la vendita di tantissimi prodotti a prezzi vantaggiosi strappando tanti sorrisi agli utenti dei social con il suo “Buongiorno, buongiorno, buongiorno” con cui apre i suoi video.
Parliamo di un noto commerciante di Qualiano di generi alimentari che ieri pomeriggio è stato arrestato per furto di energia elettrica dai carabinieri della locale stazione.
I militari, insieme a personale dell’Enel, hanno fatto visita al mini market del commerciante classe ‘79 tanto noto sui social ed hanno controllato l’attività commerciale sempre al centro dei video sul web.
Gli accertamenti hanno permesso di constatare la manomissione del contatore elettrico. Il connettore di limitazione, infatti, era stato tolto fornendo così energia illegalmente. Il danno – dallo scorso dicembre ad oggi – ammonterebbe a 6mila euro.
Il 44enne tiktoker, di cui aveva parlato anche il “Gambero Rosso” è in attesa di giudizio.

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Aveva in casa 8 chili di droga. Carabinieri arrestano 42enne

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NAPOLI – Blitz anti droga a Napoli, nel quartiere Piscinola, per i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Stella. A finire in manette Michele Musella, 42enne del posto già noto alle forze dell’ordine. Durante i controlli i militari hanno bloccato l’uomo mentre usciva dalla propria abitazione e hanno perquisito lui e l’appartamento dove vive.
Qualche dose in tasca ma la droga – quella vera – era in cantina. Rivenute e sequestrate 4 pietre di crack, 5.300 dosi di cobret, 1.700 dosi di eroina, 2 pietre di cocaina pura e 1.574 dosi della stessa sostanza. Un sequestro da 8 chili complessivi di droga per clienti di ogni tipo con il 42enne che è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.

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Omicidio consigliere comunale Tommasino: arrestati i presunti mandanti dopo 15 anni

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NAPOLI – Tra le sei persone arrestate questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata figurano anche i presunti mandanti dell’omicidio del consigliere comunale Pd, Gino Tommasino, ucciso a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, il 3 febbraio 2009. I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia (pm Giuseppe Cimmarotta). I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti legati al clan D’Alessandro.

Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli avrebbero fatto luce su quattro omicidi avvenuti circa 15 anni fa. I mandanti dell’omicidio Tommasino sarebbero Vincenzo D’Alessandro e Sergio Mosca (quest’ultimo detenuto al 41bis). Tra gli arrestati figurano anche Paolo Carlei (già in carcere da ieri), Catello Romano (noto per aver confessato diversi omicidi in una tesi di laurea), Michele Massa e Antonio Lucchese. Questi ultimi sono ritenuti coinvolti in una serie di omicidi e tentati omicidi, tra cui il duplice omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, avvenuto nel 2008. Donnarumma fu colpito casualmente, essendo il vero obiettivo dei killer Carmine D’Antuono.

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Amianto nella Rai di Napoli: Pasquale Russo, altra vittima del mesotelioma

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NAPOLI – «Quando chiedemmo a mio padre come fosse possibile che avesse dell’amianto nei polmoni, ci stupì dicendo che in Rai, oltre ad essere stato presente in parte della struttura, poi bonificata, per alcuni anni veniva utilizzato spesso dai costruttori, finché non fu smaltito completamente, ci raccontò, ad esempio, che si usavano i fogli di amianto nella costruzione di camini da scena, oppure per tagliare le vie di fuga», racconta Lucia, figlia di Pasquale Russo, dipendente della sede RAI di Napoli per 30 anni (dal 1977 al 2007, data del pensionamento), deceduto il 31 agosto 2020 all’età di 76 anni per un mesotelioma pleurico.

La donna, dopo il decesso di Mariusz Marian Sodkiewicz e il caso Di Mare, per denunciare un rischio che deve essere affrontato e risolto, ha deciso di rivelare la storia del suo papà che aveva lavorato per programmi come “Avanspettacolo”, “Domenica In”, “Sotto le stelle”, “Furore”, “Blu Notte”, “Un posto al Sole” e tanti altri.

Durante il periodo in cui Pasquale prestava servizio come «capo operaio costruttori, in falegnameria ed in parte negli studi televisivi per montaggio e smontaggio e relative alla realizzazione di costruzioni scenografiche per produzioni in studio ed esterno», si legge nella  denuncia/querela presentata il 23 dicembre 2023 dalla vedova Assunta Atardo, il pericoloso minerale: «fu utilizzato anche dopo l’entrata in vigore della L. 257/92». Tra le richieste al Procuratore della Repubblica di Napoli evidenziate nell’atto quella di «identificare i responsabili dell’esposizione ad amianto del congiunto, iscriverli nel registro degli indagati e di avviare un procedimento penale», e che di attivare «una verifica su base epidemiologica dell’impatto dell’uso dell’amianto nella RAI (in tutte le sue sedi) tra i dipendenti e collaboratori».

«Papà – sottolinea Lucia – nel corso delle sue mansioni non aveva ricevuto alcuna informazione preventiva sulla pericolosità dell’amianto, né su eventuali problemi di salute correlati».

A maggio 2020, iniziava a mostrare i primi sintomi di spossatezza, fastidi allo stomaco e qualche colpo di tosse, a luglio gli fu diagnosticato un mesotelioma. Dopo pochi mesi, consapevole del fatto che non gli restasse molto tempo da vivere, chiamò a sé i tre figli e la moglie e «ci ringraziò per tutto ciò che avevamo fatto e chiese di essere accompagnato con la terapia del dolore. Morì il 31 agosto 2020», conclude commossa Lucia.

Solo il 18 febbraio 2022 l’INAIL ha ufficialmente confermato l’origine professionale della malattia dell’uomo. «È quanto mai opportuno e doveroso che, oltre a risarcire le vittime senza ulteriori ritardi, la RAI valuti di sottoporre a sorveglianza sanitaria tutti i dipendenti che possono essere stati esposti all’amianto e porti a termine le bonifiche» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari della vittima.

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Droga: Carabinieri arrestano madre e figlio

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MASSA DI SOMMA – A Massa di Somma i Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre del Greco hanno arrestato per spaccio di droga un 24enne e sua madre che di anni ne ha 46. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine.
I militari hanno perquisito la loro abitazione e lì hanno trovato 280 grammi di marijuana per un totale di oltre 500 infiorescenze.
Durante la perquisizione i militari hanno poi trovato anche diverso materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente e la somma in contanti di 2.540 euro ritenuti provento del reato.
Gli arrestati sono in carcere e in attesa di giudizio.

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16 anni e addosso il kit per lo spaccio. Arrestato dai Carabinieri

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CASTELLAMMARE DI STABIA – Quel ragazzino in via Nocera, poco lontano dalla stazione della circumvesuviana, ha solo 16 anni.

Per i carabinieri di Castellammare di Stabia il suo comportamento è curioso, sembra nascondere qualcosa.

Lo fermano, gli chiedono i documenti. Scoprono la sua età e i suoi natali bulgari.  Vive però ai piedi dei Lattari, monti scoscesi dove la cannabis, specie con i primi caldi, trova terreno fertile e clima favorevole.

Ed è proprio di droga che si parla, perché il giovane addosso nasconde 11 stecche di hashish, un taglierino e un bilancino. Quanto basta per tagliare, pesare e vendere al dettaglio.

La stessa sostanza spunterà anche dal suo armadio, nella sua cameretta. 19,7 grammi divisi in 5 pezzi grezzi.

Il 16enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio. E’ ora in attesa di giudizio, nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.

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Droga nel parcheggio del fast food. Carabinieri arrestano 21enne

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CASAVATORE – I Carabinieri della sezione radiomobile di Casoria stanno setacciando la zona nei pressi del noto fast food americano di Casavatore a via Achille del Giudice. La gazzella è proprio nel parcheggio e nota un ragazzo fermo con il suo T-Max. Inizia il controllo e la perquisizione. Sotto la sella del ragazzo, Gennaro Capriello – 21enne di Casoria già noto alle forze dell’ordine – 10 grammi di marijuana, 8 grammi di hashish e la somma in contanti di 85 euro suddivisi in piccolo taglio.
Il 21enne viene arrestato ma la perquisizione viene estesa anche nell’abitazione di residenza. Lì i carabinieri trovano e sequestrano altri 144 grammi di marijuana e 52 grammi di hashish. Sequestrati poi bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
L’arrestato è in attesa di giudizio, deve rispondere di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

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