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giovedì, Febbraio 6, 2025
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Dl Ristori: c’è il via libera del Consiglio dei Ministri

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ROMA – E’ durata 45 minuti la seduta del Consiglio dei Ministri che ha approvato il Decreto legge Ristori per le categorie maggiormente colpite dalle misure anti-Covid dell’ultimo Dpcm. Previste sei settimane di cassa integrazione Covid che «devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021», si legge nella bozza del Decreto. Per i tamponi antigenici dai medici di base stanziati fondi per 30 mln.Eppoi voucher per biglietti spettacoli, fino al 31/1 e blocco dei pignoramenti immobiliari fino al 31 dicembre 2020.

L’Aeronautica Militare ecuadoriana prende in consegna i primi due elicotteri Airbus H145

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TOLOSA – Airbus Helicopters ha consegnato due elicotteri H145 all’Aeronautica Militare ecuadoriana, il primo cliente militare in Sud America per questo elicottero bimotore multiruolo. In totale, nel corso del prossimo anno, saranno consegnati sei H145. Gli elicotteri H145, conosciuti come “Cobra” nell’Aeronautica Militare ecuadoriana, saranno assegnati al 22° Stormo a Guayaquil. Il contratto prevede l’addestramento di 12 piloti e 15 tecnici, nell’ambito di un programma di addestramento operativo in loco.

“Siamo molto felici di avere nuove attrezzature tecnologiche avanzate per affrontare le sfide operative del nostro Paese, dove sono necessari elicotteri ad alte prestazioni per volare sulle Ande fino a 6.000 metri, nella giungla o sulla costa”, ha detto il colonnello Franck Cevallos, comandante del 22° Stormo dell’Aeronautica Militare ecuadoriana.

“Grazie alle attrezzature di missione installate, sarà possibile passare rapidamente da una missione di soccorso a una missione di trasporto, rafforzando la capacità di risposta dell’Aeronautica Militare per i soccorsi in caso di calamità e altre missioni a sostegno del pubblico”, ha aggiunto il Colonnello Chiriboga, Capo delle Operazioni Aeree dell’Aeronautica Militare ecuadoriana.

I sei elicotteri H145 aiuteranno nelle missioni legate alla sicurezza nazionale, come la sorveglianza delle frontiere e la lotta al traffico di droga, oltre a svolgere operazioni di soccorso ad alta quota, l’evacuazione medica (MedEvac) e l’assistenza in caso di calamità naturali, sia di giorno che di notte. Questa vasta capacità operativa è possibile grazie alla varietà di equipaggiamenti inclusi, come il gancio da carico, la gru per il soccorso, le barelle, il faro, la telecamera elettro-ottica per la ricognizione, ecc.

“Voglio cogliere l’occasione per congratularmi con l’Aeronautica Militare ecuadoriana, che oggi festeggia il suo 100° anniversario. Il nuovo H145 aumenterà le loro capacità operative grazie alla sua versatilità e alle elevate prestazioni in condizioni di alta e calda temperatura, e permetterà loro di affrontare qualsiasi missione con maggiore efficienza e serenità”, ha detto Julien Negrel, Vice Presidente Commerciale America Latina di Airbus Helicopters. “Il Ministero della Difesa dell’Ecuador è cliente di Airbus da 40 anni e apprezzo la loro fiducia nel nostro brand quando si tratta di rinnovare le capacità aeree del Paese con elicotteri di nuova generazione”.

In Ecuador sono attualmente operativi circa 40 elicotteri Airbus presso clienti civili e militari.

Spazio: con Roxy Airbus trasforma la polvere lunare in ossigeno

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Friedrichshafen/Dresda/Boston/Siviglia – Un team internazionale guidato da ingegneri spaziali di Airbus Defence and Space (Friedrichshafen, Germania) e composto da scienziati del Fraunhofer Institute for Manufacturing Technologies and Advanced Materials IFAM (Dresda, Germania), della Boston University (Massachusetts, USA) e della Abengoa Innovación (Siviglia, Spagna) è riuscito a dimostrare la produzione di ossigeno e metalli partendo da polvere lunare simulata (regolite) grazie a un’invenzione di Airbus, chiamata ROXY (Regolith to OXYgen and Metals Conversion). Airbus ritiene che ROXY possa rivoluzionare l’esplorazione umana dello spazio.

I due anni di sviluppo sono stati ripagati il mese scorso da una serie di test di laboratorio presso il Fraunhofer IFAM. L’ossigeno è stato estratto da un campione di polvere lunare simulata. Questo è un primo piccolo passo, ma la strada verso un sistema operativo è ora chiara. L’ossigeno è essenziale per tutte le attività umane nello spazio e questo nuovo metodo di produzione di ROXY, che utilizza direttamente la polvere lunare, potrebbe rivoluzionare le attività umane sulla superficie lunare.

“Questo risultato è un grande passo avanti, che ci avvicina al Graal: la presenza duratura sulla Luna”, ha dichiarato Jean-Marc Nasr, direttore di Airbus Space Systems. “ROXY è la prova che la collaborazione tra l’industria e gli scienziati di livello mondiale può fornire enormi vantaggi tangibili che continueranno a spingere in avanti i confini dell’esplorazione futura”.

ROXY consente la progettazione di un piccolo, semplice, compatto ed economico impianto di conversione dalla regolite in ossigeno e in metallo, ed è quindi ideale per supportare un’ampia varietà di future missioni esplorative. Non richiedendo materiali o altri prodotti aggiuntivi provenienti dalla Terra – ad eccezione del reattore di ROXY stesso –potrebbe essere il cuore di una catena del valore integrata che utilizza la produzione di strati additivi per produrre un’ampia gamma di prodotti “Made on the Moon”. Questi prodotti potrebbero includere metalli, leghe e ossigeno. In combinazione con il ghiaccio sulla luna, sarebbe persino possibile produrre carburante per missili dalla polvere metallica ROXY.

Sulla Terra, ROXY sta aprendo la strada verso una drastica riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di metalli. Con le attuali tecnologie, la metallurgia ha gravi ripercussioni sull’ambiente. L’industria siderurgica è responsabile di circa il 5% del totale delle emissioni globali di CO2. Molti metalli sono ottenuti mediante processi che emettono grandi quantità di perfluorocarburi (PFC), dannosi per l’ambiente. Poiché ROXY è essenzialmente un processo privo di emissioni, questi impatti ambientali potrebbero essere ridotti, il che contribuirebbe in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite, un altro esempio di come le tecnologie spaziali possano migliorare la vita sulla Terra.

‘A figlia d”o Marenaro: «Resistiamo per i nostri 60 collaboratori e le loro famiglie»

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NAPOLI – Resilienza è il termine giusto per descrivere l’indole dei napoletani. Questa volta è anche la risposta all’ultimo Dpcm a riguardo dei ristoranti da parte de ‘A figlia d”o Marenaro:  “resistiamo per i nostri 60 dipendenti e le loro famiglie”. E’ stato questo, infatti, il primo pensiero della imprenditrice napoletana Assunta Pacifico, titolare dello storico brand che lo scorso marzo chiuse le porte del ristorante dapprima del decreto lanciato da Conte. Lo storico ristorante di via Foria annuncia l’apertura a pranzo per tutti i giorni della settimana e festivi. Per cena, invece, servizio d’asporto attivo fino alle ore 22:30, mentre per chi non potesse raggiungere il locale, c’è la consegna a domicilio con Glovo (menù digitale: bit.ly/afigliadomarenaro). In base alle ultime ordinanze, si cambia anche l’assetto in sala e si rispetta la norma che prevede i tavoli occupati da un massimo di quattro persone.  Dall’astice blu alla zuppa di cozze, passando per la pizza – anche di mare – si potrà continuare a godere dell’arte culinaria de ‘A figlia d’’o Marenaro e degli abbinamenti consigliati. “La sicurezza prima di tutto, siamo stati tra i primi a dirlo. Abbiamo investito, come altri, per adottare le norme di sicurezza da loro studiate – afferma la Pacifico -, appositamente per farci essere un luogo sicuro. E lo siamo: qui, è certo che si rispettano le distanze, l’igiene si rispettava già da prima e la cucina è sempre fornita di ottima materia prima. Ora, se vogliamo davvero rialzare la testa, dobbiamo iniziare a garantire la tenuta psicologica delle persone. Rassicurarle, far capire che andare al ristorante è più sicuro di altri luoghi”. ‘A figlia d”o Marenaro non è solo un ristorante, ma è uno dei luoghi di cultura enogastronomica che divulga nel mondo la tradizione partenopea. “Il nostro ristorante è famoso per la convivialità, per divulgare attraverso i piatti ma anche la mia voce – racconta l’imprenditrice partenopea – la storia di Napoli e del Sud, avendo come punto di forza la trasmissione dell’identità partenopea”. Soprannominata la “regina dei crostacei”, dopo aver collezionato diversi riconoscimenti, la Pacifico sottolinea: “Voglio ricordare che siamo il motore trainante di pescatori, agricoltori, casari, produttori di vino, oltre che di ben 60 famiglie. La catena è più lunga di quella che si può immaginare: abbiamo tutti bisogno di speranza, di fiducia, di sostegno, e di poter guardare negli occhi altre persone. E, guardandole, di credere che davvero ne usciremo vincitori. Tutti.”

Musica: la Lirica, «aperti nonostante tutto»

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ROMA – “Siamo consapevoli della gravità e della delicatezza della situazione generale in cui versa il Paese e non possiamo non prendere atto delle parole del Presidente del Consiglio e del Ministro Franceschini con riferimento alle recenti decisioni del Governo” – affermano Francesco Giambrone e Fulvio Macciardi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche (ANFOLS) la cui assemblea si è riunita ieri in via d’urgenza per valutare le conseguenze del DPCM che ha disposto la sospensione degli spettacoli.

“Compatibilmente con la gravità della situazione nella quale ci troviamo e con l’evoluzione del quadro epidemiologico – proseguono Giambrone e Macciardi – sollecitiamo, laddove possibile, di ripensare la decisione di chiudere i teatri e in ogni caso confidiamo nella volontà manifestata dal Governo di ridurre al minimo questa fase di dolorosa chiusura. Abbiamo dimostrato in questi mesi che i teatri sono luoghi che possono essere messi in sicurezza in maniera da garantire la salute del pubblico e dei dipendenti. Anche se ci rendiamo conto che in questo drammatico momento la prima priorità è la salute pubblica”.

 

L’ANFOLS ha deciso di darsi l’orizzonte temporale stabilito dal DPCM e di valutare cosa fare fino al 24 novembre. “Abbiamo condiviso l’esigenza di rispondere alla paradossale situazione in cui ci troveremo da oggi e fino al 24 novembre di non poter accogliere il pubblico nei nostri teatri – dichiarano ancora il presidente ed il vicepresidente – “utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione con l’obiettivo di scongiurare il blocco totale di tutte le attività e, soprattutto, di tenere vivo il rapporto con il pubblico e tutelare l’occupazione e il lavoro di centinaia di artisti e tecnici che operano nei nostri teatri. È una ulteriore assunzione di responsabilità nei confronti del Paese che conferma l’impegno già manifestato con la ripartenza di tutti i teatri d’opera aderenti ad ANFOLS già a partire dal mese di giugno. Per ottenere questo risultato – saranno utilizzati sia gli ammortizzatori sociali messi a disposizione dal Governo sia le nuove tecnologie che potranno permetterci la trasmissione in streaming delle attività che ciascuna Fondazione potrà realizzare anche in assenza di pubblico in sala, compatibilmente con la sostenibilità di bilanci che già versano in condizioni di estrema criticità a causa dalla situazione emergenziale che si è determinata con la drammatica perdita dei ricavi propri”.

 

 

“Ciascun teatro – aggiungono Giambrone e Macciardi – in questa fase di emergenza fornirà produzioni in streaming realizzate ad hoc in assenza di pubblico che confluiranno tutte nel progetto “Aperti, nonostante tutto”, una sorta di palinsesto nazionale offerto al pubblico dalle 12 Fondazioni liriche aderenti ad ANFOLS e condiviso attraverso gli strumenti informatici di ciascuna Fondazione, una soluzione legata alla contingenza in atto e che mai potrà sostituire le attività dal vivo. Facciamo appello al Governo perché valuti con la dovuta attenzione la situazione di criticità in cui versano tutte le Fondazioni e preveda interventi adeguati di sostegno. I teatri d’opera sono l’unico comparto, tra quelli finanziati dal Fus, che nel 2020 ha ricevuto dallo Stato minori risorse rispetto a quelle complessivamente erogate nel 2019 e che ad oggi non è nelle condizioni di predisporre i bilanci di previsione 2021 e di presentare le stagioni. Una condizione di estrema criticità mai verificatasi in passato. Sottolineiamo anche l’importanza di un forte investimento nella infrastrutturazione tecnologica e nel digitale che possa fare in modo che tutti i teatri siano in futuro ancora più attrezzati”.

“I teatri – concludono Giambrone e Macciardi – sono luoghi di comunità che in questi mesi di pandemia hanno dato conforto ai cittadini svolgendo in pieno il servizio pubblico cui sono chiamati. Sono luoghi necessari. Vogliamo contribuire a tenere accesa una luce di speranza che sia di aiuto a tutti in questo tempo così difficile”.

La prima dark kitchen di Roma allo scoperto con Poké e Sushi

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ROMA – Fino alla scorsa estate era un laboratorio riservato agli addetti ai lavori e ai fattorini del food delivery. Da metà ottobre la prima (e ormai ex) dark kitchen di Roma si trasforma in un locale a tutti gli effetti con annessa somministrazione al tavolo. A far evolvere questo originale format, Massimo Maria Viola, giovane imprenditore del mondo della ristorazione e dell’intrattenimento. Nel nuovo locale situato nel tranquillo quartiere romano di Monteverde, invece, si ufficializzano al pubblico due brand: Wizard Poké e Sushi Kong. Questi ultimi nascono in origine come dark kitchen, una sorta di laboratorio accessibile solo su ordinazione e consegna a domicilio tramite le App dedicate.Da pura cucina che serviva tutte le zone della città a ristorazione veloce e di qualità, un’inedita trasformazione accessibile a tutti, che ha messo a punto il proprio servizio al tavolo articolato su 40 coperti, tra dehors e sala interna, senza rinunciare ovviamente al delivery che ha resa famosa l’iniziale ghost kitchen!
Ci sono due tipi di menu: quello dedicato ai poké e l’altro focalizzato sul sushi. Il primo riprende la nuova tendenza fusion arrivata dalle Hawaii che nella lingua madre significa “tagliato a pezzi grossolani”. Si tratta, infatti, di pesce crudo senza lische e sminuzzato a cubetti, marinato e servito in ciotole personalizzabili con riso, alghe e frutta tropicale. Un piatto genuino, nutriente e colorato che è spopolato prima negli Stati Uniti per poi attecchire nelle principali città europee attente ai nuovi trend della tavola. Dal Classic Poké a base di riso bianco, salmone fresco marinato nella soia, wakame goma, avocado, tobiko e sesamo all versione Vegan con riso venere, tofu, cetrioli, carote, ravanelli, wakame goma e granella di mandorle. Per gli amanti dei sapori speziati ci sono la Wizard Poké, gamberoni hot saltati in una salsa al curry e latte di cocco su letto di riso bianco, la Thai Poké, bocconcini di pollo bio saltati in salsa di cocco thai e riso bianco, la Hot Cock Poké,  bocconcini di tenero galletto biologico saltati in salsa teriyaki, semi di sesamo e riso bianco oppure Fillet Salmon Poké, trancio di salmone fresco, salsa teriyaki e riso bianco. A questa ricercata selezione di bowl si affiancano la Tartare di salmone e vari snack come i Wizard nachos con salsa guacamole o gli Edamame anche in versione spicy.

Si inaugura domani, mercoledì 28 ottobre il Salone dei Viaggiatori a Lugano

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LUGANO – Si inaugura domani, alle 11 con taglio del nastro alle 14.30, nua nuova edizione de I Viaggiatori il Salone internazionale dedicato alle vacanze.

Lago di Como e Lago Ceresio fanno sistema e si presentano a I Viaggiatori, la fiera dedicata al turismo, in programma dal 28 ottobre al 1° novembre al Polo fieristico di Lugano.

Un’edizione particolare che ha visto il turismo in netta flessione per gli arrivi di stranieri che, soprattutto per il lago di Como, erano la prima forza economica.

Informazioni confermate anche da PoliS Lombardia nella cui relazione indica che sono i turisti italiani ad avere scelto per le loro vacanze le località turistiche lombarde a compensare, anche se non completamente, la caduta del turismo internazionale: la contrazione degli arrivi in Lombardia risulta pari al 38% per gli italiani e al 78% circa per gli stranieri nel mese di luglio mentre ad agosto la situazione migliora per gli italiani risultando pressocché allineata al dato dello scorso anno, gli stranieri invece sono ancora in forte diminuzione (-59%).

Le località privilegiate dagli italiani sono state quelle lacuali, il Garda in particolare, ma anche le due sponde del lago di Como.

L’estate 2020 pare invece aver premiato il Ceresio che, dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Varese su dati provvisori Ross1000, Polis – Regione Lombardia – anno 2020, ha fatto fare un balzo in avanti dei valori. Luglio ha chiuso con un incremento, sul Ceresio, del + 30,2% e agosto del +62,9%. La permanenza media si è attestata a 2,4 giorni per gli italiani e a 2,5 per gli stranieri. Con pernottamenti che hanno interessato, nel 76% dei casi gli stranieri e del 24% degli italiani.

“I valori legati alle presenze turistiche, che evidenziano una netta crescita, hanno sicuramente dato fiducia agli operatori i quali, all’inizio della stagione, non credevano di riuscire a compensare le perdite. commenta il Vice Presidente dell’Autorità di Bacino lacuale del Ceresio, Giovanni Bernasconi Noi crediamo molto nella promozione, ma soprattutto nel dare univocità al territorio come destinazione turistica. La pandemia ha bloccato in parte i lavori programmati e le progettualità che avevamo pensato ed eravamo pronti a presentare. Ormai l’Ente ragione in termini di programmazione turistica a lungo raggio in quanto crediamo sia fondamentale avviare un progetto che abbia come obiettivo quello di organizzare un sistema integrato di valorizzazione turistica, per promuovere quanto già esistente e non solo entro i confini del Ceresio, ma abbracciando ogni luogo possa essere un’attrazione turistica per le province di Como e di Varese”.

Per quanto riguarda poi l’orientamento della vacanza tipo, il top lo si è registrato nelle country house, nei campeggi e nelle case vacanze di proprietà o dai parenti, Enit nelle sue proiezioni sottolinea anche che, per tutto il 2020, la montagna è la destinazione meno colpita dal trend negativo (-39% sul 2019), rispetto alle destinazioni costiere (-51%) e alle città d’arte (-49%), maggiormente dipendenti dai turisti provenienti da oltreoceano.

Anche sul Lago di Como sono stati registrati degli incrementi nei mesi di luglio ed agosto, con una ragionevole quanto prevista flessione dei turisti provenienti dall’estero e oltreoceano; i mercati di prossimità però non si sono fatti attendere e la frequentazione delle sponde lariane ha dato respiro alle aziende che nei mesi del 2020 hanno vissuto direttamente gli effetti della crisi sanitaria.

Parimenti, i dati positivi dell’estate 2020 possono essere ricondotti anche alle azioni di promozione condivise all’interno della Cabina di Regia del Sistema Turistico del Lago di Como, che senza timore è riuscita a continuare a lavorare in team, ottenendo dei risultati sul turismo di prossimità, che per il Lario corrispondono anche alla vicina Svizzera.

Con questi presupposti, non si poteva perdere l’occasione de I Viaggiatori di Lugano, evento strategico che vede il Lago di Como con il Ceresio, una squadra unita per promuovere tutto il territorio. “Come Camera di Commercio teniamo monitorata la situazione, in modo da poter affiancare sempre le imprese, con azioni straordinarie a supporto del sistema economico così importante per l’economia lariana”,afferma Giuseppe Rasella, componente di giunta dell’ente camerale.

Salone I Viaggiatori – Lugano, 28 ottobre/1° novembre 2020 – Di tutto ciò se ne parlerà dal 28 ottobre al 1° novembre 2020 al Polo fieristico di Lugano con la 18^ edizione del Salone dei Viaggiatori, una vetrina internazionale per promuovere le destinazioni turistiche. Per la prima volta il Lago di Como sarà presente con il Lago Ceresio in un unico stand che ha proprio l’obiettivo di promuovere i territori alpini a un parterre internazionale, ma anche stanziale perché, molto spesso, si parte alla ricerca di novità percorrendo chilometri e chilometri, senza dare importanza o senza approfondire quelle chicche di cultura, storia, vicino a casa, ma soprattutto quei paesaggi che, di per sé, sono una cartolina naturale.

Coronavirus: stasera vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sul Dpcm

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E’ attesa questa sera una riunione a Palazzo Chigi tra il premier Conte e i capigruppo di maggioranza dopo le tensioni sul Dpcm con le nuove chiusure e le proteste scoppiate in tutta Italia. E il partito di Matteo renzi, Italia Viva lancia un messaggio: “Ci si aspettano aperture concrete sulle modifiche richieste al Dpcm”. E ribadisce “la necessità di rivedere le chiusure di cultura, sport e ristoranti”. La convocazione dei capigruppo è “un buon segnale ma – comunicano fonti Iv – non può essere né una passerella né una ratifica di decisioni immodificabili”.

Emilia Romagna: Commercio. Aula approva all’unanimità la legge che dà sostegno alle edicole

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Stefania Bondavalli

BOLOGNA – L’Aula approva all’unanimità il progetto di legge che prevede un sostegno finanziario alle edicole tramite un contributo massimo di mille euro per ciascuna rivendita. Una proposta della Giunta, di cui si è fatto carico Paolo Calvano, assessore al Bilancio, e che ha avuto come relatori di maggioranza e minoranza Stefania Bondavalli (lista Bonaccini)e Gabriele Delmonte (Lega).

La legge prevede un contributo di 500mila euro da parte della Regione, con un limite massimo del contributo per ciascuna edicola di mille euro: l’ammontare del contributo sarà legato al numero di esercenti che ne faranno richiesta. Un provvedimento legato al ‘bonus edicole’ messo in campo dal governo e per il quale gli interessanti potranno farne richiesta fino al 31 ottobre. Il contributo regionale diventa integrativo di quello governativo, con l’obiettivo di semplificare e sburocratizzare la richiesta in quanto a ricevere il bonus regionale sarà solo chi ha già avanzato la richiesta per quello statale, eliminando la doppia procedura.

“Le edicole hanno rappresentato un elemento essenziale nelle tenuta dell’informazione e per lo svolgimento di servizi durante il lockdown – ha spiegato la relatrice Stefania Bondavalli -. Per accelerare la procedura ci si è inseriti all’interno della manovra nazionale, senza la doppia iscrizione per ottenere il bonus. Il nostro è un segnale di attenzione verso chi ha tenuto aperto la propria attività in un momento difficile come quello della pandemia. Una cifra a fondo perduto che non era prevista e non è cosa da poco”. Più critico il relatore di minoranza della legge, Gabriele Delmonte: “Le edicole riceveranno il bonus solo se, a partire da oggi che è stata approvata questa legge ed entro tre giorni, richiederanno il bonus statale, perché la scadenza è la fine del mese. A fronte di 1.329 edicole, tutte quelle che ci sono in Emilia-Romagna, abbiamo stanziato mille euro a testa. Cifra che ogni rivendita otterrà se a farne richiesta sarà solo il 37%: se fosse questa la percentuale, però, sarebbe un fallimento. Se davvero si vorrà dare mille euro a ciascuno, dovremo elevare il budget a un milione di euro. Votiamo a favore del contributo perché, seppur esiguo, è comunque una misura di sostegno finanziario”.

Secondo Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) “ci si è dimenticati degli edicolanti più fragili, ma vedo che l’ordine del giorno della maggioranza va a rimediare agli errori della Giunta e recupera tutte le nostre perplessità. Anche per le prossime volte, invitiamo l’esecutivo regionale ad ascoltare di più le opposizioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Mastacchi (Rete Civica), che aveva presentato un emendamento in commissione per alzare il ‘contributo’ alle edicole delle zone periferiche, “ma prendo atto che si sono sanate le mancanze”.

La consigliera del Partito democratico Manuela Rontini evidenzia come sia “una procedura semplificata, evitando il doppio procedimento. Le edicole faticano sempre più ad andare avanti con la sola vendita dei giornali e quindi si è ragionato, come succede già a Modena e Cesena, sulla possibilità di stampare o permettere il ritiro dei certificati”. Proposta che era stata avanzata in commissione anche da Silvia Piccinini (Movimento Cinque Stelle) e che ha presentato un ordine del giorno firmato anche da Rontini e Bondavalli: “Non dobbiamo nascondere che il settore è in crisi da tempo. Questa legge – dice la consigliera M5s – può avere respiro più ampio, anche con una nuova progettazione, prevedendo il rilascio di certificati dei servizi anagrafici e facendo diventare le edicole punti di accesso delle pubbliche amministrazioni”. Secondo Michele Facci (Lega) “si introduce un contributo che dovrebbe essere immediato, invece, legandolo alla manovra nazionale del governo, i tempi diventano quelli dello Stato. In più, illudiamo gli edicolanti che possano prendere mille euro, invece si sarebbe dovuto dire loro che la somma è di 350euro, pari ai 500mila euro divisi per il numero totale delle edicole presenti sul territorio. Però finalmente questa Regione concede qualcosa a fondo perduto”.

Infine, l’assessore Calvano annuncia che “questo è solo uno degli atti di un processo più ampio di semplificazione, speriamo che gli effetti, in termini di efficacia e celerità, siano buoni, in modo da poter mutuare la misura per interventi anche in altri campi”.

Rapporto Iss: Covid, in diminuzione i casi severi ed i decessi con il passare del tempo

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ROMA – In un contesto di grande allarme e di numeri altissimi dei contagi da Covid 19 in Italia, arrivano notizie confortanti dall’Istituto Superiore di Sanità. «Con il passare del tempo si evidenzia in percentuale un netto incremento dei casi asintomatici e paucisintomatici e una marcata riduzione dei casi severi e dei decessi». Lo evidenzia l’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid. I dati mostrano il cambiamento nel tempo del quadro clinico. Mentre nelle prime settimane dell’epidemia «si riscontrava una maggiore percentuale di casi severi, critici e di deceduti positivi diagnosticati mediante tamponi effettuati post-mortem».