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giovedì, Febbraio 6, 2025
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Serie A: Napoli si riscatta ad Udine (1-2) e la Lazio vince a Parma (0-2)

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ROMA – Il Napoli riscatta il ko con lo Spezia andando a vincere a Udine. Successo esterno anche della Lazio, Parma nei guai. Bene anche il Verona con l’ultima H.VERONA-CROTONE 2-1 PARMA-LAZIO 0-2 UDINESE-NAPOLI 1-2 BENEVENTO-ATALANTA 1-4 (ieri) GENOA-BOLOGNA 2-0 (ieri) MILAN-TORINO 2-0 (ieri) ROMA-INTER 2-2 (12.30) FIORENTINA-CAGLIARI (ore 18) JUVENTUS-SASSUOLO (ore 20.45) SPEZIA-SAMPDORIA (domani).

Claudio Baglioni: da oggi in radio e in digitale il nuovo singolo «Io non sono lì»

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MILANO – “IO NON SONO LI’”, è disponibile dalla mezzanotte di ieri su tutte le piattaforme digitali e in radio, il nuovo singolo di Claudio Baglioni, estratto dall’ attesissimo album, in uscita il 4 dicembre, dal titolo “IN QUESTA STORIA CHE NON E’ LA MIA”. Poche note bastano già a decretarne il successo; si tratta di una ballade intensa, romantica e nostalgica, in cui si racconta di un uomo, ancora innamorato, che immagina la sua donna lontana, ormai, forse, non solo fisicamente, negli atti più semplici e quotidiani, chiedendosi se sia “Meglio esserci o non esserci”. Lo stile è quello unico e inconfondibile di Baglioni che torna ancora una volta a interrogarsi e a indagare i misteri dell’amore, rivelandone i lati più intimi e inspiegabili. Quanto all’ album, invece, non sarà un semplice disco, ma un concept album, composto da 14 pezzi, da un’overture, quattro interludi piano e voce e da un brano finale. Un lavoro, molto atteso che arriva a distanza di sette anni dall’ultimo “Con Voi”, sette anni che hanno visto l’artista impegnato in progetti sempre nuovi, coinvolgenti e riuscitissimi, dalla avventura di “Capitani Coraggiosi” con Morandi, al tour “Al centro” per celebrare i cinquanta anni di carriera, passando per le due conduzioni molto apprezzate del Festival di Sanremo. Un Album che si avvale della collaborazione, come già avvenuto in passato per “La vita è adesso” o “Oltre”, di musicisti importanti come Celso Valli al pianoforte, Gavin Harrison alla batteria, Paolo Gianolio alle chitarre. Mentre, è prevista per giugno 2021 una serie di concerti dal vivo alle Terme di Caracalla. Quello in uscita, come dichiara lo stesso Claudio nel post di presentazione, sarà “Un album ideato e composto come una volta, vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. E’ un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici, che la musica popolare sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere- nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voci e cori- e il ricorso all’ elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere.” E ancora “ In questa storia, che è la mia” è un invito. Una spinta a rileggere la nostra storia. La storia di ciascuno di noi, di queste pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che – sebbene non si leggano – porta anche le nostre firme” Un ritorno al passato, dunque, o meglio, un riflessione dell’uomo e del cantautore tra i più amati dal pubblico, sulla storia, una storia che intrecciandosi a quella delle nostre vite, non è solo la sua ma diventa anche un po’ la nostra. Non ci resta che aspettare, intanto bentornato, Claudio.

Margherita Romano

Covid: Speranza e Di Maio alle Regioni, «basta con la solita tiritera»

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ROMA – «Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio. In cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni”.  E’ quanto sottolinea il ministro della Salute dopo le critiche ricevute da più parti su alcuni inserimenti di talune regioni in fascia arancione e gialla, mentre il ministro degli affari esteri, Luigi Di Maio parla di «indecorosa tiritera» da alcuni Comuni e Regioni. «Surreale- aggiunge il ministro  Speranza- che ci sia chi finga di ignorare la gravità dei dati dei propri territori. Serve unità e responsabilità. No a queste polemiche inutili».

L’ultimo saluto di Roma al grande Gigi Proietti

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ROMA – Una giornata grigia ha accompagnato il lungo corteo per le strade di Roma del feretro di Gigi Proietti. Il primo omaggio all’attore al Campidoglio, dove Proietti scomparso a 80 anni nel giorno del suo compleanno ha ricevuto  l’omaggio dell’amministrazione capitolina nell’applauso della gente. Poi il feretro è giunto a  Villa Borghese dove si trova il Globe Theatre, il teatro shakesperiano da lui fortemente voluto e diretto e ora gli sarà intitolato. Infine, le esequie si sono tenute in forma privata nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo in osservanza delle norme dell’emergenza Covid. Alle 14 sarà mandata in onda una clip su tutte le reti Rai in ricordo dell’artista.

Napoli: sciopero generale di Cgil, Cisl e Uil con il grido di battaglia delle operaie Whirlpool

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NAPOLI – È stata aperta dal canto di battaglia delle operaie dello stabilimento Whirlpool di Napoli la manifestazione in Piazza Dante per lo sciopero generale indetto per oggi da Cgil, Cisl e Uil del capoluogo partenopeo. Quattro ore di sciopero e l’iniziativa con tutte le misure anti Covid del caso nel cuore di Napoli. Sul palco si sono avvicendati negli interventi sia le Rsu di Whirlpool che i lavoratori delle altre aziende in crisi dell’area metropolitana. Ha concluso il segretario napoletano della Cgil, Walter Schiavella Presenti tra gli altri anche esponenti della giunta del Comune di Napoli, tra cui il vicesindaco Enrico Panini. «In molti – ha detto Schiavella – ci hanno chiesto in questi giorni perché con emergenza sanitaria in atto, CGIL CISL UIL decidono uno sciopero generale in una situazione sociale già delicata come è a Napoli. E’ una domanda che ha la risposta insita nella sua stessa formulazione…. Perché i lavoratori, il sindacato, hanno un solo modo, pacifico, democratico e non violento, per far sentire la loro voce. Scioperare e utilizzare le piazze sottraendole alla violenza e alle provocazioni di chiunque voglia oggi soffiare sul fuoco del disagio. Un disagio vero, che colpisce il lavoro, il Mezzogiorno e questa città». «La richiesta di un contratto dignitoso e di qualità che paghi il giusto ai lavoratori metalmeccanici è legato a stretto filo con la vertenza Whirlpool che vuole chiudere Napoli non perché sia improduttiva, ma per ridurre i costi e andare a produrre in paesi con minori diritti e salari più bassi con l’aggravante di aver prima firmato un accordo per rilanciare il sito e dopo aver già chiuso il sito di Caserta». Lo ha detto Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania intervenendo alla manifestazione promossa a piazza Dante da Cgil Csil Uil. «Dalla Whirlpool di Napoli – ha aggiunto Accurso – deve ripartire il riscatto del Sud che non può sempre aspettare, nessuno si salva da solo e nessuno può pensare che ci accontentiamo di una telefonata. Il Governo deve trovare una soluzione a partire dagli accordi». «Non accetteremo nessun piano di serie B. Non molleremo e resisteremo – ha concluso – come abbiamo fatto durante il lockdown e in questi 18 mesi. Le multinazionali devono rispettare i lavoratori e il nostro paese. Noi siamo l’Italia che resiste».

Whirlpool Napoli: Conte ai sindacati «Mi hanno confermato la chiusura del sito di Napoli»

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NAPOLI – E’ iniziato alle 10 e 20 l’incontro sulla vertenza dello stabilimento Whirlpool di Napoli, in videoconferenza, tra il premier Conte, i tre ministri Patuanelli, Provenzano e Catalfo, i sindacati confederali, i metalmeccanici ed i lavoratori. Ed è arrivata subito proprio dal presidente Conte la prima doccia gelata· «Ieri – ha spiegato Giuseppe Conte – ho parlato in videoconferenza con Blitzer (l’ad Whirlpool Corporation) e ci ha confermato che non riescono a offrirci una soluzione di continuità industriale». «Abbiamo messo a disposizione qualsiasi soluzione economica e di aiuti – ha aggiunto Conte – come decontribuzione, equity, contratti di sviluppo, fondi industria 4.0, garanzia Sace. Abbiamo messo a disposizione tutto ma Blitzer ha spiegato che non riescono a creare una prospettiva industriale per Napoli per rendere competitiva produzione». Il Ministro delo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli ha poi sottolineato «procederemo alla verifica di tutte le forme incentivare avute che devono essere retrocesse. Ricorreremo in ogni sede europea e anche giudiziaria se ci fosse la necessità per far valere accordo del 2018». Eppoi ha aggiunto: «Blitzer ha confermato impegni di Whirlpool per gli altri stabilimenti italiani, ma che ci sono margini per continuare produzione a Napoli»

Europa League: ok Napoli e Milan. Male la Roma

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Matteo Politano

MILANO – In Europa Leage il Milan vince in scioltezza sulo Sparta Praga, il Napoli riscatta il ko del debutto vincendo a San Sebastian sulla capolista della Liga, mentre la Roma viene fermata in casa dal Cska Sofia.

Milan-Sparta Praga 3-0
Milan capolista solitaria e a punteggio pieno nel girone H dopo il successo a San Siro sullo Sparta Praga. I cechi si dimostrano poca cosa, i rossoneri non hanno bisogno di forzare. Al 24′ sblocca Diaz su assist di Ibrahimovic.Lo svedese (36′) centra in pieno la traversa sul rigore da lui stesso propiziato (fallo di Lischka).Nella ripresa lo avvicenda Leao che prima si fa ipnotizzare da Heca in uscita bassa,poi (57′) spinge in rete l’assist di Dalot. L’esterno portoghese chiude lo score al 67′, liberato dal lancio di Bennacer.

Real Sociedad-Napoli 0-1
Gli uomini di Gattuso soffrono per larghi tratti il palleggio insistito e il pressing dei baschi, ma rischiano pochissimo nel primo tempo e la sbloccano nella ripresa, con un siluro di Politano che diventa imprendibile dopo una deviazione, al 55′, goal che decide la gara di San Sebastian. Miracolo di Ospina su Portu al 66′. Espulso Osimhen al 93′.

Roma-Cska Sofia 0-0
Robusto turn over di Fonseca all’Olimpico. Mkhitaryan coglie la traversa con un pallonetto (32′), ma i bulgari vanno vicinissimi al gol con Antov e Sowe.

Napoli: gli operai della Whirlpool bloccano l’autostradano, vogliono incontrare Conte

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NAPOLI – Sono circa 200 i lavoratori dello stabilimento di Napoli di Whirlpool che da questa mattina bloccano l’autostrada per protestare contro la chiusura dello stabilimento di via Argione da parte dell’azienda multinazionale per il prossimo 31 ottobre chiedono un immediato incontro da parte del governo e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per sbloccare una questione che va avanti ormai da 18 mesi. «Non si può più aspettare bisogna prendere in mano la situazione ai livelli più alti e dimostrare il governo ha la capacità è la volontà di gestire con rispetto degli accordi e delle persone questa vertenza», dichiara Antonio Accurso segretario generale UILM Campania.

Champions: Atalanta-Ajax 2-2. Dea strepitosa nel secondo tempo rimonta lo 0-2

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BERGAMO – L’Atalanta chiude con pareggio in rimonta la prima partita di Champions League ospitata al Gewiss Stadium. Con il blasonato Ajax finisce 2-2, con due gol olandesi nel primo tempo, apparsi una passivo troppo pesante per la squadra di Gasperini, pareggiati nella ripresa da una doppietta di Zapata nel primo quarto d’ora. Una partita dai due volti per quel che riguarda il risultato. L’Atalanta ha mantenuto l’iniziativa per metà del primo tempo. A spezzare l’equilibrio un calcio di rigore concesso per fallo di Gosens su Traorè e trasformato da Tadic e una palla non trattenuta da Sportiello per il raddoppio di Traorè. La reazione  arriva nella ripresa, condotta con padronanza dall’Atalanta, che perviene al meritato pareggio con Zapata che al 9’ schiaccia in rete di testa su cross di Gomez e al quarto d’ora, su assist di Pasalic, insacca dal vertice destro dell’area piccola. Senza esito gli ulteriori assalti alla porta dell’Ajax. Un pareggio che pone le due squadre a 4 punti nel girone D comandato a punteggio pieno dal Liverpool, prossimo avversario dell’Atalanta al Gewiss Stadium. Gasperini rimpiazza De Roon, fermato da un risentimento all’adduttore sinistro, con Pasalic che fa coppia in mediana con Freuler. Sugli esterni Hateboer e Gosens. Davanti a Sportiello rientra Romero al centro della difesa completata da Toloi e Djimsiti. Ilicic gioca all’inizio con Gomez e Zapata. Ten Hag deve fare a meno del ghanese Kudus, che potrebbe saltare anche il match di ritorno del 9 dicembre. Primo tempo condotto con padronanza per quasi mezz’ora di gioco, in cui l’Atalanta esprime il suo gioco pure senza trovare lo spunto decisivo, ma impedendo agli olandesi di rendersi pericolosi. Poi due episodi che condannano la squadra di Gasperini ad andare all’intervallo sotto di due gol. Dopo il calcio d’inizio, Atalanta subito in proiezione offensiva, ma il primo tiro a rete è di Antony e si spegne tra le mani di Sportiello. E’ Ilicic che fa girare palla e apre il gioco. La ricerca del varco nella difesa olandese avviene per le vie laterali, anche se la conclusione non arriva. Al 10’ Sportiello vede saettare appena sopra la traversa il pallone da Mazraoui. Gomez ci prova al 14’ con un rasoterra non difficile per il portiere Onana, ma suona la sveglia. Un minuto dopo Djimsiti libera con un retropassaggio in area Ilicic che sbaglia a colpire. Segue una discesa di Zapata con tiro a lato. L’Atalanta costruisce ma spesso manca di precisione nell’ultimo passaggio, l’Ajax si affida alle ripartenze e non disdegna di concludere anche da lontano, come al 26’ con un rasoterra di Antony che non crea problemia Sportiello. Svolta al 28’ quando su cross di Tagliafico in area bergamasca, Gosens interviene a gamba alta sul petto di Traorè. L’arbitro non esita ad assegnare il penalty che Tadic trasforma piazzando il pallone al centro della porta con Sportiello che sceglie l’angolo sinistro. Dieci minuti dopo il portiere atalantino torna protagonista, mancando la presa su cross basso di Neres e permettendo a Traorè di far carambolare il pallone in rete. Il doppio vantaggio esalta la forza atletica degli olandesi che impediscono all’Atalanta di reagire. Risultato troppo severo a metà gara, ma che rende idea delle insidie riservate dalle squadre di grandi tradizioni, pronte a colpire in ogni momento. Nella ripresa Ilicic, calato nel finale dei 45 minuti, si riaccende e al 5’ guadagna un calcio di punizione dal limite che lui stesso prova a trasformare, ma Onana respinge e la difesa allontana. Su fronte opposto Schuurs arriva a tu per tu con Sportiello che ribatte la conclusione ravvicinata. Al 9’ l’Atalanta accorcia le distanze con un’azione avviata da Ilicic e finalizzata da Gomez che, da sinistra, lascia partire un cross per la testa di Zapata che schiaccia in rete. All’11’ Ten Hag richiama Mazraoui e inserisce Klaiber. La squadra di Gasperini ritrova fiducia e al quarto d’ora l’attaccante colombiano, lanciato da Pasalic, calcia dal vertice destro dell’area piccola e infila il pallone all’incrocio dei pali per il meritato 2-2. Al 17’ l’arbitro e il Var sorvolano su un fallo di mano in area dii Tagliafico. Al 23’ azione in profondità e conclusione di Pasalic con pallone respinto da Onana su cui si avventa Gomez contrato al momento della battuta a rete. Al 31’ Sportiello devia in corner un insidioso rasoterra di Antony. Dopo l’uscita al 33’ di Gomez e Ilicic per fare posto a Malinovskyi e Muriel, nuova parata di Sportiello su conclusione di Antony.  Malinovskyi protagonista nel finale con due tiri da fuori area inefficaci e un intervento falloso che costringe Antony a uscire anzitempo in barella. Episodio che precede il triplice fischio.

ATALANTA-AJAX 2-2
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 6 Toloi 6 Romero 6.5 Djimsiti 6.5 Hateboer 6 Pasalic 6 Freuler 6.5 Gosens 6.5 Gomez 6.5 (33’ st Malinovskyi 5.5) Ilicic 6.5 (33’st Muriel sv) Zapata 7.5. A disposizione: Rossi, Gollini, Palomino, Depaoli, Mojica, Ruggeri, Pessina, Miranchuk, Lammers, Diallo. Allenatore: Gasperini

AJAX (4-2-3-1): Onana 6 Mazraoui 6 (11’ st Klaiber 6) Schuurs 6 Blind 6.5 Tagliafico 6 Klaassen 6 Gravenberch 6 Neres 6 (24’ st Promes 6) Tadic 7 Antony 6.5 (48’ st Labyad sv) Traorè 7. A disposizione: Stekelenburg, Scherpen, Alvarez, Ekkelenkamp. Labyad, Martinez, Brobbey. Allenatore: Ten Hag

Arbitro: Skomina (Slovenia) 6. Assistenti: Praprotnik e Vukan. IV Uomo: Peric. Var: Martinez (Esp). A Var: Diaz (Esp)

Marcatori: pt 30’ Tadic (rig) 38’ Traorè; st 9’ e 15’ Zapata

Ammoniti. Traorè, Klaassen, Mazraoui, Ilicic, Djimsiti, Malinovskyi. Recupero: 1, 3

Champions: Shakhtar Donetsk-Inter 0-0. Nerazzurri spreconi

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KIEV – Nella seconda giornata di Champions League, l’Inter sprecona non riesce a portare a casa un risultato pieno e si deve accontentare di uno 0-0 contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk e dopo il secondo pareggio di fila ora la squadra di Conte si complica la qualificazione nel girone. I nerazzurri ci hanno provato ad andare a segno e in due occasioni hanno colpito i pali. Ora l’Inter si trova a 2 punti e gli ucraini a 4 nel gruppo 2.