BARI – Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Bari Centro, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 35 soggetti, indagati per detenzione e spaccio di stupefacenti, 12 dei quali ritenuti anche capi e partecipi di un’associazione dedita al traffico di droga e contigua al clan Palermiti.
Operazione anti-camorra della polizia a Napoli: 37 arresti
NAPOLI – Nelle prime ore di questa mattina poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato San Giovanni-Barra hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 37 persone, appartenenti ai clan RINALDI/REALE/FORMICOLA e SILENZIO operanti nell’area orientale della città, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, gravemente indiziati dei reati di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco aggravati.
Food e drink al centro storico tra arte e cultura nel cuore dei Quartieri Spagnoli a Napoli
NAPOLI – Nasce Qucine Sociali, lo spazio dedicato alla buona cucina all’interno di Foqus, nella sua “Corte dell’Arte”, l’unica piazza coperta nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Napoli. La struttura è aperta da colazione a cena, con la supervisione di Raffaele Boccia, giovanissimo e talentuoso pizzaiolo che, con la sua “Nanninella”, da cinque anni spopola tra pizza e dintorni in quel di Poggiomarino, vicino Pompei.
Foqus rappresenta un nuovo modo di concepire e coniugare cultura, arte, economia e politiche sociali. Non per caso siamo nei Quartieri Spagnoli, il cuore pulsante di Napoli. Con Qucine Sociali, la formula food si dipanerà tra ristorante e pizzeria, senza dimenticare il Lounge Bar con esperti mixologist. Sorseggiare, spizzicare ad ascoltare musica accompagnati dalle luci del tramonto. Con la possibilità di spaziare tra i tavolini collocati direttamente nella corte principale e le ampie terrazze con vista. Sempre immersi in un contesto ricco di cultura e arte, con migliaia di libri della prima biblioteca dei Quartieri Spagnoli, le opere d’arte permanenti di FOQUS e le mostre temporanee della sua nuova Galleria.
Quella di Raffaele Boccia è una pizza tradizionale, idratazione al 68% e cura maniacale delle cotture. Professionista attento agli ingredienti, baserà Qucine Sociali sulla cosiddetta cucina circolare, quella che non produce scarti, ma fa girare gli ingredienti in tutti gli ambiti dell’offerta food. Raffaele Boccia sa il fatto suo, competenza da vendere, materie prime di grande qualità, selezionate per lo più dai produttori locali. Proposte che varieranno anche mensilmente, seguendo rigorosamente le stagioni, con un’offerta contenuta e centrata, in grado di curare al meglio ogni dettaglio. Poco, ma buonissimo.
Lato beverage, sulla carta spuntano fuori il Microbirrificio Artigianale Okorei e Tenuta Le Lune del Vesuvio per i vini.
Tra le pizze proposte, oltre ai grandi classici, spicca una certa “Pasta e patane senza pasta”, omaggio che Raffaele Boccia fa al noto piatto partenopeo. Pizza invece della pasta, crema di provola e rosti di patate per l’effetto crunch. Immancabile anche la pizza “Scarpariello”, del resto siamo nei Quartieri Spagnoli. Qui leggenda narra che proprio nelle botteghe degli antichi ciabattini, nacque questo piatto di recupero preparato velocemente dagli artigiani nel loro retro bottega. Utilizzando il sugo avanzato dal giorno prima ed il formaggio che ricevevano dai clienti come pagamento per il servizio reso.
Con Raffaele Boccia, Qucine Sociali profuma di pizza, di tradizione e di poesia. Tanta voglia di far bene, avviando al più presto la squadra vincente in grado di replicare il menu messo a punto dal maestro pizzaiolo. Tra i fritti, non mancheranno crocchè, montanare e frittatine di pasta. Quelle che sposano alla meraviglia un certo Spumante di Falanghina già presente in carta.
Il Pan a Napoli fa il pieno di giovani per la mostra dedicata a Frida Kahlo
NAPOLI – Entusiasmante partecipazione di pubblico al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli, per la mostra dedicata all’artista messicana Frida Kahlo. Realizzata con i buoni auspici della “Frida Kahlo Corporation” l’esposizione, a pochi giorni dall’apertura, sta registrando un entusiasmante numero di visite con una costante e lusinghiera presenza di giovanissimi. Aperta fino al prossimo 29 agosto, la manifestazione artistica prodotta da Next Exhibition, curata da Alejandra Lopez, con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico, del Consolato del Messico a Napoli, in collaborazione con il Comune di Napoli – Assessorato all’Istruzione, Cultura e Turismo e organizzata da Alta Classe Lab, con Next Exhibition, Fast Forward e Next Event, presenta tutte le fasi del corso esistenziale dell’artista. Tra le foto in mostra è possibile ritrovare rarissimi scatti, mai visti in precedenza, esposti per la prima volta al Pan di Napoli e alcune lettere scritte da Frida Kahlo, che ci portano a scoprire dettagli della sua vita e del momento. Queste lettere ripercorrono la sua storia, la sua arte, le sue sofferenze d’amore e l’impegno politico per il suo Paese. A seconda del suo particolare stato d’animo e a seconda dei dolori di corpo ed anima, la sua calligrafia è contrastante… i suoi sentimenti si riflettono quindi non solo nelle sue opere, ma anche in ciascuna delle sue lettere. Nel percorso sono anche presenti le ricostruzioni degli ambienti cari all’artista: la camera da letto e lo studio di Casa Azul.
Completata da abiti e monili (questi ultimi prodotti dal brand Tacco Dodici Caos Creativo) riproduzioni di quanto indossato da Frida e da un’area immersiva multimediale, realizzata con il sistema Remix 4.0. la mostra sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30 (ultimo ingresso 19.30) e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 21.30. ( ultimo ingresso 20.30) in caso di ulteriore Dpcm, i nuovi orari saranno tempestivamente comunicati sui canali ufficiali della mostra. Il biglietto intero costa 14 €. Il ridotto generico (over 65, under 12, partner convenzionati, studenti universitari): 12 €, il ridotto gruppi/Cral (10 persone): 10 €, il ridotto scuole (10 alunni): 8 euro. I bambini al di sotto dei 6 anni entrano gratuitamente.
Il Napoli travolge l’Udinese 5-1. Passo in avanti verso la Champions
NAPOLI – Meno due. La prima delle tre “finali” per il Napoli di Gattuso per qualificarsi matematicamente per la prossima Champions League, è stata vinta. Un netto 5-1 all’Udinese, squadra coriacea e che difficilmente subisce tanti goal in una sola partita. Gli azzurri sbloccano la gara al 28′ con Zielinski e trovano il raddoppio con Fabian Ruiz al 31′ con uno splendido tiro da fuori area che si insacca al set. I friulani accorciano con Okaka (41′), prima di alzare bandiera bianca nel secondo tempo sotto i colpi di Lozano (56′), Di Lorenzo (66′) e Insigne (91′).
IL TABELLINO
NAPOLI-UDINESE 5-1
Napoli (4-2-3–1): Meret 6; Di Lorenzo 6, Manolas 6, Rrhamani 6, Hysaj 6 (39′ st Mario Rui sv); Bakayoko 6,5 (39′ st Demme sv), Fabian Ruiz 7,5; Lozano 6,5 (30′ st Politano 6), Zielinski 7 (29′ st Elmas 6), Insigne 6,5; Osimhen 7,5 (25′ st Mertens 6). A disp.: Contini, Ospina, Zedadka, Petagna, Costanzo, D’Agostino, Labriola. All.: Gattuso 7
Udinese (3-5-1-1): Musso 4,5; Becao 4,5 (9′ st Ouwejan 6), Bonifazi 6, Zeegelaar 5,5 (31′ st Samir sv); Molina 5,5, De Paul 4,5, Walace 5 (9′ st Forestieri 5), Makengo 5,5 (41′ st Palumbo sv), Stryger Larsen 5,5; Pereyra 5; Okaka 6 (31′ st Micin sv). A disp.: Gasparini, Scuffet, Llorente, De Maio. All.: Gotti 5,5
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 28′ Zielinski (N), 31′ Fabian Ruiz (N), 41′ Okaka (U), 11′ st Lozano (N), 21′ st Di Lorenzo (N), 46′ st Insigne (N)
Ammoniti: Bonifazi (U)
Espulsi: –
Note: –
Pfizer bacchetta il Cts: «Richiamo del vaccino va fatto dopo 21 giorni»
ROMA – In Italia sui vaccini si continua a navigare a vista. Dopo il “pasticcio” mediatico sul vaccino anti-Covid Astrazeneca, prima dato alle fasce d’età più basse e non consigliato dai 60 anni in poi. Si continua a mischiare le carte anche su Pfizer, precedentemente dato solo ai più anziani ed ora raccomandato invece agli under 60 ed ai fragili. Dopo la decisione del CTS di allungare a sei settimane il lasso di tempo tra prima e seconda dose, oggi andata in vigore dappertutto, è la stessa casa farmaceutica a “sconfessare” in qualche modo le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico. «Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito. E’ una valutazione del Cts, osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l’autorizzazione”. Sono le parole nell’intervista rilasciata a Sky TG24 di Valeria Marino, direttore medico di Pfizer Italia, che in pratica bacchetta il CTS che ha deciso l’allungamento da 3 a 6 settimane della finestra per la somministrazione della seconda dose. «Dobbiamo studiare anche la necessità della terza dose – ha aggiunto Marino – abbiamo i dati che dimostrano la copertura immunitaria a sei mesi, dobbiamo osservare i successivi sei mesi. Potrebbe essere possibile una terza dose ma forse anche non necessaria, a meno che non intervengano eventuali varianti, in quel caso una dose ‘buster’ potrebbe essere utile».
Gli anticorpi contro il Covid-19 persistono nel sangue per almeno otto mesi dopo l’infezione
MILANO – Gli anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 persistono nei pazienti fino ad almeno otto mesi dopo la diagnosi di Covid-19, indipendentemente dalla gravità della malattia, dall’età dei pazienti o dalla presenza di altre patologie. Non solo, la loro presenza precoce è fondamentale per combattere l’infezione con successo: chi non riesce a produrli entro i primi quindici giorni dal contagio è a maggior rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19.
Sono questi i due risultati principali di una ricerca condotta dall’Unità di Evoluzione e Trasmissione Virale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta da Gabriella Scarlatti, in collaborazione con i ricercatori del San Raffaele Diabetes Research Institute diretto daLorenzo Piemonti, che hanno sviluppato un particolare test per gli anticorpi sfruttando le competenze e le tecniche già impiegate per lo studio degli anticorpi coinvolti nella risposta auto-immunitaria alla base del diabete di tipo 1. I ricercatori del Centro per la Salute Globale e del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), coordinati da Andrea Cara e Donatella Negri, sfruttando le competenze e le tecniche già impiegate per lo studio dei vaccini anti-HIV, hanno lavorato in stretto contatto con il gruppo di Gabriella Scarlatti per sviluppare un nuovo metodo per la valutazione degli anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2.
Lo studio, pubblicato oggi su Nature Communications, mappa in modo esaustivo l’evoluzione nel tempo della risposta anticorpale al Covid-19 e fornisce importanti indicazioni sia per la gestione clinica della malattia – attraverso il riconoscimento dei pazienti a maggior rischio di forme gravi – sia per il contenimento epidemiologico della pandemia.
I metodi dello studio
Lo studio è stato condotto seguendo nel tempo 162 pazienti positivi a SARS-CoV-2, con sintomi di entità variabile, che si sono presentati al pronto soccorso dell’Ospedale San Raffaele durante la prima ondata della pandemia in Italia. I primi campioni di sangue sono stati raccolti al momento della diagnosi e risalgono a marzo-aprile 2020, gli ultimi a fine novembre 2020.
Il gruppo di pazienti è composto al 67% da maschi, con un età media di 63 anni. Il 57% soffriva di una seconda patologia oltre al Covid-19 al momento della diagnosi, l’ipertensione (44%) e il diabete (24%) le più frequenti. Su 162 pazienti, 134 sono stati ricoverati.
Oltre agli anticorpi specifici e neutralizzanti contro SARS-CoV-2, i ricercatori hanno indagato nei pazienti anche la riattivazione degli anticorpi per i coronavirus stagionali (quelli responsabili del classico raffreddore) con l’obiettivo di verificare il loro impatto sulla risposta contro SARS-CoV-2. “Questi anticorpi riconoscono parzialmente il nuovo coronavirus e possono riattivarsi a seguito del contagio, pur non essendo efficaci nel neutralizzarlo,” spiega Gabriella Scarlatti, che ha coordinato la ricerca. “Il timore era che la loro espansione potesse rallentare la produzione degli anticorpi neutralizzanti specifici per SARS-CoV-2, con effetti negativi sul decorso dell’infezione.”
“Questo lavoro rappresenta un entusiasmante sforzo di collaborazione”, sottolineanoAndrea Cara e Donatella Negri, “che unisce il nostro interesse nella valutazione della risposta immunitaria contro diversi agenti infettivi con l’esperienza all’interno delle nostre istituzioni, focalizzata sullo sviluppo di metodi immunologici innovativi, efficaci e capaci di dare risposte in tempi rapidi”.
I risultati dello studio
Contrariamente a quanto emerso da studi precedenti, la presenza precoce di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 è effettivamente correlata a un migliore controllo del virus e a una maggiore sopravvivenza dei pazienti. Per fortuna questo è vero nella maggior parte dei casi: il 79% dei pazienti arruolati ha infatti prodotto con successo questi anticorpi entro le prime due settimane dall’inizio dei sintomi. Chi non ci è riuscito è risultato a maggior rischio per le forme gravi della malattia, indipendentemente da altri fattori come l’età o lo stato di salute.
Allo stesso tempo, la presenza degli anticorpi neutralizzanti, pur riducendosi nel tempo, è risultata molto persistente: a otto mesi dalla diagnosi erano solo tre i pazienti che non mostravano più positività al test. La persistenza di questi anticorpi per almeno otto mesi è indipendente dall’età dei pazienti o dalla presenza di altre patologie.
Infine, secondo i dati analizzati dai ricercatori del San Raffaele, la riattivazione di anticorpi pre-esistenti per i coronavirus stagionali non ha alcuna influenza nel ritardare la produzione degli anticorpi specifici per SARS-CoV-2 e non è associata a maggior rischio di decorsi gravi del Covid-19.
“Lo studio della risposta anticorpale contro SARS-CoV-2” spiega Vito Lampasona del Diabetes Research Institute “rivela la complessità dell’interazione tra il virus e il sistema immunitario, uno degli elementi che determina la diversa gravità con cui la malattia si manifesta nel singolo paziente”.
“Quanto abbiamo scoperto ha delle implicazioni sia nella gestione clinica della malattia nel singolo paziente, sia nel contenimento della pandemia” afferma Gabriella Scarlatti. “Secondo i nostri risultati, infatti, i pazienti incapaci di produrre anticorpi neutralizzanti entro la prima settimana dall’infezione andrebbero identificati e trattati precocemente, in quanto ad alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia. Gli stessi risultati ci danno però anche due buone notizie: la prima è che la protezione immunitaria conferita dall’infezione persiste a lungo; la seconda è che la presenza di una pre-esistente memoria anticorpale per i coronavirus stagionali non costituisce un ostacolo alla produzione di anticorpi contro SARS-CoV-2. Il prossimo step è capire se queste risposte efficaci sono mantenute anche con la vaccinazione e soprattutto contro le nuove varianti circolanti, cosa che stiamo già studiando in collaborazione con i colleghi del ISS”.
Lo studio è stato possibile grazie al finanziamento interno del Program Project COVID-19 OSR-UniSR attivato grazie ai fondi 5xmille Ospedale San Raffaele e del Ministero della Salute (COVID-2020-12371617).
Campania: fondi per 5 milioni al cinema in regione
NAPOLI – È stato pubblicato ieri sul Burc il Piano operativo annuale di promozione dell’attività cinematografica e audiovisiva per l’anno 2021 che ha una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, ed è articolato, come negli anni precedenti, in tre sezioni principali: opere audiovisive con un budget di 2 milioni e 250 mila euro; promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, con 1 milione e 250 mila euro; sostegno all’esercizio, con 1 milione di euro. La data di scadenza per la presentazione delle domande è fissata in 45 giorni dalla pubblicazione sul Burc.
Anche quest’anno, come nel 2020, il Piano Cinema intende dare risposte concrete per sostenere il comparto regionale dell’audiovisivo nel superamento della crisi che, a causa della pandemia, ha investito il tessuto delle piccole imprese di produzione campane, le attività di promozione costrette a riorganizzarsi radicalmente per le misure di contenimento del contagio e le attività delle sale cinematografiche costrette a un lungo periodo di chiusura nonché a una faticosa riapertura che è tuttora priva di certezze di continuità.
Gli uffici della Direzione generale Cultura hanno lavorato per anticipare la pubblicazione del bando entro la primavera (per il recente passato le risorse arrivavano in agosto) grazie al lavoro svolto congiuntamente con la Film Commission Regione Campania, cui è stata affidata l’esecuzione dell’avviso pubblico.
Da quest’anno le domande possono essere presentate esclusivamente sulla nuova piattaforma digitale Piano Cinema Campania disponibile sul sito http://www.pianocinemacampania.it. La Campania è la prima regione del Centro-Sud Italia a dotarsi di un’applicazione web interattiva dedicata alla concessione di contributi per il settore audiovisivo. La piattaforma consentirà di gestire in maniera efficiente le informazioni e la documentazione da presentare, indirizzando i soggetti proponenti in tutte le fasi di compilazione e caricamento di documentazione per una corretta presentazione delle domande.
La piattaforma è stata sviluppata dalla Film Commission Regione Campania in collaborazione con gli uffici regionali, e realizzata da PA Advice, società campana leader nella progettazione di soluzioni informatiche e digitalizzazione dei processi per la pubblica amministrazione in Italia.
Analizzando il riparto delle risorse, è stata confermata una dotazione finanziaria di 800 mila euro per lo sviluppo di opere audiovisive, la più alta fra i fondi regionali italiani, riservata alle società con sede in Campania, per consentire alle produzioni campane di investire nella cura della qualità dei progetti e renderli più competitivi sui mercati nazionali e internazionali, ma anche di dare respiro alla creatività e incentivare l’attenzione delle produzioni verso i giovani talenti.
Confermata anche la dotazione di 1,2 milioni di euro per la produzione di opere audiovisive e di 250.000 euro per la distribuzione e auto-distribuzione di opere prodotte e realizzate in Campania.
Per le attività di promozione oltre alla dotazione finanziaria di 1 milione e 50 mila euro destinata a festival, rassegne e premi, è stato confermato l’investimento di 200 mila euro per i progetti di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo da realizzarsi in partenariato con le scuole di ogni ordine e grado, gli atenei e altri enti pubblici e privati attivi in questo campo.
Per incentivare le sale cinematografiche alla riapertura è stata infine confermata la dotazione di 1 milione di euro con il meccanismo automatico di assegnazione dei contributi, e un incremento degli importi che premierà prioritariamente le sale da 1 a 7 schermi.
Offese sul web a Mattarella: 11 indagati
ROMA – Sono 11 le persone indagate e sottoposte a perquisizione dai carabinieri del Ros per i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Secondo quanto videnziato dalle indagini avrebbero diffuso nel web azioni offensive verso il capo dello Stato, frutto di una elaborata strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese. Gli indagati, che sono in relazione tra loro, hanno tra i 44-65 anni d’età. Tre di loro appartengono alll’estrema destra, uno degli 11 sarebbe invece collegato a gruppi suprematisti e antisemiti.
Napoli: camorra, duro colpo inferto al clan “Cutolo” nel Rione Traiano/VIDEO
NAPOLI – Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, hanno proceduto all’arresto di 11 persone (9 tradotte in carcere e 2 agli arresti domiciliari) ed alla sottoposizione all’obbligo di presentazione alla P.G. di un’altra persona, poiché ritenute gravemente indiziate dei delitti di associazione di tipo mafioso, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, di tentato omicidio e di porto abusivo di armi. Delitti tutti commessi al fine di agevolare gli scopi criminali del gruppo camorristico facente capo alla famiglia CUTOLO, radicato ed operante nel Rione Traiano, nell’area occidentale della città di Napoli.
Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una complessa attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Napoli – Bagnoli e coordinata dalla D.D.A. della Procura della Repubblica di Napoli, che si inquadra in una più ampia strategia di contrasto ai gruppi camorristici operanti nell’area Flegrea, sotto l’influenza dello storico cartello della criminalità organizzata denominato Alleanza di Secondigliano. I dati probatori a sostegno dell’emissione dell’ordinanza cautelare hanno permesso di ricostruire l’esistenza e l’operatività del gruppo camorristico capeggiato da CARRA Gennaro, CUTOLO Vincenzo (figlio di Salvatore e di OSTINATO Giuseppina) e di PIETROLUONGO Francesco nell’area territoriale del Rione Traiano, facendo luce sulle dinamiche e sulle finalità associative (traffico di stupefacenti ed estorsioni), nonché sulle modalità di gestione della “cassa comune”, funzionale anche al mantenimento degli affiliati detenuti e dei loro familiari.
In particolare, è stato ricostruito un consolidato sistema di approvvigionamento e smistamento di sostanze stupefacente che, attraverso la gestione delle “piazze di spaccio” ubicate nel Rione Traiano, permetteva di commercializzare al dettaglio ingenti quantitativi di droga (cocaina, marijuana hashish).
Il provvedimento cautelare, inoltre, prende in esame gli elementi di prova raccolti a fondamento della responsabilità degli indagati, intranei al predetto gruppo camorristico, per il tentativo di uccidere MINICHINI Francesco, in quanto appartenente all’avverso gruppo criminale facente capo a Marfella Giuseppe, da inquadrarsi nell’ambito della contrapposizione armata tra le due organizzazioni camorristiche per il controllo delle attività illecite nel Rione Traiano.
Tra gli indagati tratti in arresto, vi sono MAZZACCARRO Giuseppe, elemento di vertice del gruppo camorristico facente capo alla famiglia Sorianiello, quale fornitore di sostanza stupefacente attivo nel Rione Traiano, OSTINATO Giuseppina, coniuge di CUTOLO Salvatore, capo storico ed indiscusso del gruppo CUTOLO, e CALONE Antonio (detto “Tonino di Posillipo”), affiliatosi con ruolo apicale al gruppo riferibile alla famiglia CUTOLO, pur conservando il controllo criminale del quartiere di Posillipo.