TEL AVIV – Nella notte appena trascorsa tra sabato e domenica, la tensione è cresciuta in Cisgiordania con nuovi scontri tra le forze israeliane e i palestinesi, come riportato dal Jerusalem Post. Jenin, Nablus e Tulkarem sono state alcune delle località coinvolte nei conflitti. Durante un raid a Jenin, un palestinese è rimasto ferito e un altro arrestato, mentre a Nablus tre palestinesi sono stati feriti.
Parallelamente, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che, nonostante i recenti attacchi subiti nel tentativo di stabilire un corridoio sicuro per i civili, permetteranno domenica l’evacuazione dei residenti di Gaza attraverso percorsi specifici. La principale arteria per l’evacuazione sarà Salah Al-Deen Street, disponibile tra le 10 e le 14 ora locale, come confermato dal portavoce dell’Idf per i media arabi, Avichay Adraee.
Adraee ha inoltre dichiarato che, dall’inizio delle operazioni a Gaza, sono stati colpiti oltre 2.500 obiettivi terroristici attraverso attacchi terrestri, navali e aerei. Le forze israeliane continuano a concentrarsi su combattimenti ravvicinati e attacchi aerei mirati alle infrastrutture di Hamas, inclusi depositi di armi e centri di comando.
Nel contesto internazionale, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato che ci sono stati progressi verso una “pausa umanitaria” nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, il segretario di stato Antony Blinken ha proseguito la sua missione diplomatica nella regione, lavorando per garantire una diminuzione delle ostilità.
