TEL AVIV – Razzi sono stati lanciati da Gaza, causando l’attivazione delle sirene d’allarme nel centro e nelle aree circostanti di Tel Aviv. In risposta, l’esercito israeliano ha rafforzato i suoi attacchi contro la Striscia di Gaza. Secondo Hamas, il bilancio delle vittime è di “almeno 55”. Una moschea a Jenin è stata colpita, con la motivazione fornita da Israele che al suo interno vi fosse “una cellula di Hamas e della Jihad”. L’agenzia di notizie Wafa riporta 2 morti in seguito a quell’attacco. Il bilancio complessivo degli scontri evidenzia un alto numero di vittime su entrambi i fronti. Nel frattempo, ci sono segnali che Israele potrebbe stare pianificando un’intervento terrestre. Il valico di Rafah è stato brevemente aperto ieri, permettendo il transito di 20 camion carichi di aiuti. Tuttavia, per l’Onu, tale aiuto rappresenta una “goccia nell’oceano”.