ROMA – Il governo italiano ha preso la decisione di ritirare l’emendamento che prevedeva lo sblocco di 660 milioni di euro per gli alloggi degli studenti, in risposta alla crescente problematica del caro affitti. Tuttavia, i contenuti dell’emendamento non verranno abbandonati, ma saranno spostati nel decreto-legge n. 51/2023 che riguarda gli enti pubblici e la solidarietà sociale. Questa modifica è stata resa necessaria per garantire una maggiore coerenza tra la proposta e il decreto di riferimento.
Il Ministero dell’Università (Mur) ha comunicato la decisione di ritirare l’emendamento, sottolineando che non vi è stata una retromarcia da parte del governo nella volontà di attuare pienamente la misura prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che prevede l’assegnazione di 660 milioni di euro per gli alloggi universitari. La scelta di spostare i contenuti dell’emendamento nel decreto-legge n. 51/2023 è stata motivata dalla necessità di garantire una maggiore coerenza materiale tra la proposta e il decreto, al fine di evitare il rischio di dichiarazione di inammissibilità per estraneità di materia.
Il governo ha chiarito che la decisione di ritirare e spostare l’emendamento non rappresenta un’abbandono della volontà di destinare risorse all’housing universitario, ma è una scelta dettata dalla necessità di adeguare la proposta al contesto normativo corretto.
Le reazioni delle opposizioni
Gelmini (Azione): “Da governo brutto segnale”
“Il governo ha ritirato l’emendamento contro il caro affitti, con cui soli pochi giorni fa annunciava 660 milioni di euro per alloggi universitari. Un brutto segnale per gli studenti fuorisede e le loro famiglie che da settimane chiedono nuove misure per contenere i prezzi alle stelle di case e posti letto in affitto. Ora ci aspettiamo che il governo ripresenti quanto prima questo emendamento“. Cosi’ Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
Bonafè (Pd): “Pessimo il dietrofront del governo”
“Prima il governo annuncia la carica e poi si ritira con la coda tra le gambe. Davvero una gran brutta figura sul caro affitti. Se 660 milioni potevano non bastare di fronte a un’emergenza che sta coinvolgendo migliaia di giovani universitari, questo repentino dietrofront di oggi dimostra non già la sciatteria di questo esecutivo ma l’incapacità di risolvere i problemi veri che riguardano il paese. Troppo facile e troppo demagogico annunciare, in piena campagna elettorale, un provvedimento per nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti quando sono sorte come funghi migliaia di tende davanti alle università e una volta archiviato il voto popolare, ritirare il testo dal decreto. ” Cosi’ Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali.
Silvestri (M5S): “Altra figuraccia dell’esecutivo”
“Il governo Meloni è riuscito a fare l`impensabile e a collezionare un`altra clamorosa figuraccia“. Lo dichiara via social il presidente dei deputati Cinque Stelle Francesco Silvestri, commentando il ritiro da parte del Governo in commissione Lavoro alla Camera dell’emendamento approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri che sbloccava 660miloni del Pnrr per edilizia studentesca.