(PRIMANOTIZIE) VARESE, 7 APRILE – Ventisei persone sono finite nel mirino della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese con l’accusa di aver ottenuto illecitamente rimborsi Iva per circa 140mila euro, sfruttando indebitamente il meccanismo del “tax free”. I soggetti coinvolti acquistavano beni in Italia dichiarando di essere diretti in Paesi extra-Ue dall’aeroporto di Malpensa, ma in realtà risultavano residenti o domiciliati nel nostro Paese, violando così i requisiti previsti dalla normativa.
Altri 35 soggetti, su cui gravano forti sospetti di comportamenti analoghi, sono stati segnalati e inseriti nella black list del Sistema Otello 2.0, la piattaforma telematica utilizzata per il controllo dei rimborsi Iva ai viaggiatori extra-comunitari.
La legge italiana prevede che per beneficiare del “tax free” gli acquirenti debbano risiedere o essere domiciliati fuori dall’Unione Europea, effettuare acquisti di beni destinati esclusivamente a uso personale o familiare (escludendo quindi scopi commerciali) e che ciascun bene abbia un valore non inferiore ai 70 euro. Inoltre, tali acquisti devono lasciare l’Ue entro tre mesi dal momento della transazione. (PRIMANOTIZIE)