ROMA – Gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Nola sono al centro del nuovo piano industriale di Leonardo, che punta a rilanciare la divisione Aerostrutture con un’alleanza strategica capace di garantire stabilità e crescita nel lungo periodo. Il settore, fortemente provato dal post-Covid e dalla riduzione della domanda da parte di Boeing, attraversa una fase cruciale di trasformazione. L’obiettivo, come dichiarato dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, è quello di “creare un campione globale del settore aerostrutture”, attraverso un riassetto che favorisca l’aumento dei volumi nel comparto civile e “l’espansione nel settore militare”.
Una delle leve principali su cui Leonardo sta lavorando è la ricerca di un partner industriale in grado di offrire nuove opportunità di mercato. “Ora stiamo portando avanti la discussione con il partner più promettente”, ha spiegato Cingolani agli analisti, sottolineando che l’azienda è impegnata in “un’analisi delle sinergie industriali e commerciali, nello sviluppo di un piano industriale congiunto e nell’implementazione di una roadmap” per rilanciare la divisione Aerostrutture.
Proprio in questo contesto, nelle ultime settimane, gli stabilimenti di Pomigliano e Nola hanno ricevuto la visita di una delegazione saudita, composta anche da rappresentanti governativi del Regno dell’Arabia Saudita. La missione, che ha suscitato grande attenzione, si inserisce nel processo di valutazione delle possibili collaborazioni internazionali su cui Leonardo sta lavorando per garantire un futuro solido e competitivo alla divisione Aerostrutture. Sebbene non siano stati forniti dettagli ufficiali sui colloqui, la presenza di una delegazione di alto livello evidenzia il forte interesse di attori globali nel possibile assetto strategico futuro della divisione.
Il piano industriale 2025-2029, presentato oggi, prevede una crescita significativa per il settore aerostrutture: ordini e ricavi sono attesi in aumento rispettivamente del 15% e del 16%, con il raggiungimento del breakeven EBITA entro la fine del 2028. Per ottenere questi risultati, Leonardo ha delineato un percorso di trasformazione che comprende diversificazione delle attività, revisione della politica di make/buy, miglioramento dell’efficienza industriale e ristrutturazione della catena di fornitura.
Cingolani ha ribadito che “le aerostrutture sono la priorità top nella nostra agenda”, e che l’azienda sta operando una razionalizzazione del portafoglio prodotti, investendo su digitalizzazione ed efficienza produttiva per rafforzare la divisione in un contesto di mercato sempre più competitivo. “Servono alleanze per farcela in questo momento storico”, ha aggiunto, confermando che ci sono “discussioni avanzate con partner molto promettenti”.
L’aggiornamento strategico arriva in un momento delicato per gli stabilimenti campani, che da tempo affrontano un divario tra carico di lavoro e capacità produttiva, accentuato dalla pressione inflazionistica. In questo scenario, la ricerca di un alleato industriale forte diventa essenziale per garantire la continuità del business e consolidare la posizione di Leonardo come riferimento per gli OEM (Original Equipment Manufacturer) a livello globale.
Cingolani ha infine annunciato che “entro la fine dell’anno saremo in grado di fornire una chiara visione per la definitiva soluzione della divisione Aerostrutture”, lasciando intendere che le trattative in corso potrebbero portare a un accordo determinante per il futuro degli stabilimenti di Pomigliano e Nola e dell’intero comparto aerostrutture di Leonardo.