ROMA – «La situazione sembra stabile in questo momento, con 14mila nuovi positivi oggi e con un numero di decessi che resta elevato e questo rappresenta un vero problema. Quindi la situazione non è particolarmente confortante anche se le misure prese fanno sì che quanto meno teniamo stabile il numero delle nuove infezioni». A dirlo l’epidemiologo Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero della Salute.
Se la curva epidemica del Coronavirus in Italia da settimane sembra svilupparsi in modo stabile, a minacciare l’andamento sono sopratutto le nuove varianti del Covid, che hanno “maggiore trasmissibilità” e per questo “dobbiamo fare presto a vaccinare”. Ha aggiuntoRezza, che alla conferenza stampa ha dichiarato: “È una corsa contro il tempo”. Il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute ha poi chiarito come agire in caso di focolai “a intensità di circolazione elevata, specialmente se si identifica la presenza di varianti”: la regione stessa “può intervenire con provvedimenti ‘chirurgici’ – ha spiegato Rezza – andando a ritagliare le aree, i comuni, la provincia in cui il contagio corre particolarmente veloce”.
Ci potrebbe quindi essere un’alternativa alla mappa tricolore dell’Italia, che suddivide intere Regioni in specifiche aree di rischio: “Le regioni – puntualizza l’esperto – possono all’interno del territorio regionale stabilire delle zone rosse, laddove sia verificata la presenza di varianti”, perchè “è meglio avere una regione gialla o arancione con zone rosse all’interno, per contenere dei focolai dovuti magari a varianti, piuttosto che avere un’intera regione rossa“. Rezza ha poi sottolineato che si trattarebbe di un provvedimento utile “anche per preservare l’economia della regione”.