POMIGLIANO D’ARCO – Arrivano buone notizie dal tavolo del Mimit a Roma su Stellantis ed in particolare sulla situazione degli stabilimenti di Pomigliano e Cassino. Al tavolo, che segue quelli su Mirafiori e Melfi, presente il ministro Urso, mentre la delegazione aziendale era guidata dal responsabile Corporate Affairs Italia Davide Mele, dal responsabile relazioni istituzionali Italia Daniele Chiari e dal responsabile delle Risorse Umane Italia Giuseppe Manca. Stellantis ha ribadito che investirà sulla motorizzazione euro 7 della Panda e che ciò consentirà di prolungarne la sua produzione per tutto il futuro prevedibile, probabilmente almeno fino al 2029. Ciò è stato reso possibile dalla battaglia fatta dal Governo italiano in sede europea, anche su nostra precisa richiesta sindacale, per correggere una normativa europea sul motore euro 7 che avrebbe di fatto messo a repentaglio la sopravvivenza del motore endotermico non nel 2035, ma già nel 2025. «Quella battaglia vinta su euro 7 dimostra che l’Italia deve impegnarsi in sede europea per correggere le storture di una transizione all’elettrico mal concepita e che da ciò dipende in gran parte la salvaguardia del settore automotive nel nostro paese». Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania, al termine dell’incontro tenutosi al Mimit nell’ambito dei lavori del tavolo automotive. «Abbiamo anche chiesto – aggiungono Ficco e Auriemma – maggiori delucidazioni sulla vettura in studio per la futura sostituzione della Tonale, ma non abbiamo ottenuto novità rilevanti rispetto a quanto dichiarato ieri dall’amministratore delegato Carlos Tavares. Più in generale chiediamo un quadro dettagliato degli investimenti di prodotto e di processo che servono ad assicurare un futuro alla fabbrica Gian Battista Vico, ad iniziare da quelle sulla produzione di energia rinnovabile. Inoltre abbiamo ribadito la necessità di ripristinare un clima di dialogo e di partecipazione con i lavoratori per affrontare e vincere le difficilissime sfide poste dalla così detta transizione. Abbiamo infine posto il problema dell’indotto, che oggi sta soffrendo moltissimo, come dimostrano ad esempio la situazione di Proma, Stirpe e Tiberina: a Stellantis chiediamo responsabilità sociale e al Governo strumenti concreti di tutela. Secondo quanto dichiarato dalla Direzione di Stellantis, delle prime ricadute positive per le imprese della componentistica potranno comunque arrivare dalla produzione della 500 ibrida». «In ogni caso è evidente che serve un incontro di vertice alla Presidenza del Consiglio – concludono i sindacalisti della Uilm – per ottenere la migliore conclusione possibile di questo lungo confronto iniziato con l’apertura del tavolo automotive circa un anno or fa e proseguito in questi mesi con una serie di discussioni tematiche e di stabilimento. Ci aspettiamo che il Governo traduca in provvedimenti concreti le proposte elaborate all’unanimità nei tavoli tecnici del Ministero, ad iniziare dalla necessità di sgravare l’energia da tasse ed accise e di rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali che deve proteggere i lavoratori nelle fasi di crisi e di riconversione». «Pomigliano – spiegano il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano e il segretario generale Fim di Napoli, Biagio Trapani – ha chiuso in positivo la produzione 2023, un aspetto importante che oggi, con la notizia della continuità produttiva della Panda ibrida al 2029 e forse oltre, insieme alle altre produzioni, ci fa ben sperare anche rispetto all’occupazione nei prossimi anni sia per Pomigliano che per l’indotto. Restano però sul tavolo aspetti strutturali come costo dell’energia su cui bisogna lavorare per ridurre i costi produttivi, questo deve avvenire dentro uno schema che definisce le responsabilità di ognuno: Stato, Regioni e azienda per rendere competitivo oltre che il sito di Pomigliano l’intero settore industriale nel nostro Paese». Positivi i commenti anche delle istituzioni territoriali. «Siamo estremamente soddisfatti delle rassicurazioni ricevute riguardo la produzione della Panda a Pomigliano fino almeno al 2029. Questo rappresenta un importante segnale di stabilità e fiducia per il nostro territorio». E’ quanto dichiarano il sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, e l’assessore comunale al Lavoro, Marianna Manna, in una nota congiunta dopo l’incontro che si è svolto al Mimit, tra il Governo, Stellantis e le organizzazioni sindacali. «La conferma della produzione, insieme agli altri modelli come il Tonale e la Dodge Hornet – proseguono gli amministratori comunali – sottolinea il ruolo strategico dello stabilimento Giambattista Vico nel panorama automotive nazionale». Russo e Manna, inoltre, sottolineano che l’incontro al Mimit e le decisioni prese «dimostrano l’impegno congiunto di azienda, istituzioni e sindacati nel rafforzare il settore e nell’assicurare il futuro occupazionale per i lavoratori di Pomigliano e dell’indotto». «Tuttavia – concludono – è fondamentale continuare a lavorare su aspetti strutturali, come il costo dell’energia, per migliorare la competitività del nostro sito industriale. Ringraziamo le organizzazioni sindacali e tutti coloro che hanno partecipato alle trattative e che continuano a lavorare per garantire un futuro prospero alla nostra comunità e all’intero settore».
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