ROMA – Scavalcando con delicatezza i sampietrini e la polvere del tempo sporgendosi sulle punte oltre le mura che ne raccontano la storia si scorge Roma. La Roma di oggi, la Roma della tradizione che incontra il qui e ora, la Roma del quartiere e delle periferie. Una Roma colma di voci gridata in lontananza, sonorità miste, pigmenti mescolati, lingue, battiti e respiri d’ogni parte del mondo». Così Valeria racconta la città nutrendone l’identità corale su Loquis, la piattaforma digitale che riunisce le storie raccontate da chi abita o attraversa un territorio e ne lascia orma sonora alla comunità degli altri viaggiatori.
In occasione della giornata internazionale della voce, l’app di travel podcast ideata da Bruno Pellegrini e fondata con Fabrizio Cialdea inaugura il canale “100 voci per 100 luoghi”: 100 nuovi podcast, uno per ogni capoluogo di provincia italiana, pubblicati in contemporanea per tracciare una nuova mappa di storie, tradizioni e curiosità. Ogni contributo è curato dai professionisti e professioniste della voce che fanno parte della Loquis Factory, un network appassionato e creativo per il podcasting autoriale di viaggio che espande i numerosi contenuti già offerti spontaneamente dagli utenti. Tra i vari contributi, l’atlante di luoghi parlanti ospita una sezione dedicata a Roma con affondi curati da Valeria Biotti.
Scrittrice, giornalista, speaker radiofonica, vignettista, autrice teatrale, Valeria Biotti è legata a Roma dalla storia familiare e da una personalissima insanabile curiosità. «Non bastano un milione di vite per respirarla tutta; così apparentemente immutabile e, insieme, così sfaccettata. Ho scelto non tanto di darle voce quanto di farle da eco. Perché Roma va ascoltata col silenzio della meraviglia e la riconoscenza che si deve a un miracolo».
«È il luogo in cui tutto è in comune perché la memoria è il bene più prezioso. È la strada dove ci si riguarda in cagnesco perché chi te conosce. Ma poi si divide il pane perché se uno ha fame abbiamo perso tutti» così Valeria Biotti ci accompagna per mano in un mix che fonde mito, storia, architettura, paesaggio e la letteratura oltre l’idea del viaggio come bene di consumo e il format della recensione geolocalizzata, per un incontro vero con l’identità territoriale e la sua comunità.
All’insegna di un nuovo umanesimo digitale, Loquis invita tutti gli amanti dell’immenso patrimonio che precede e accompagna quello visibile, nelle storie di chi ha edificato parte dell’immaginario legato a un particolare luogo, a offrire la propria versione. Questo atlante sonoro ha infatti pagine infinite ancora da scrivere. Un’opportunità aperta a tutti i podcaster su Loquis per contribuire ad arricchire il racconto delle storie del mondo, per essere parte attiva di questa esperienza unica, contribuendo con il racconto dei propri luoghi a ispirare chi viaggia a riscoprire la bellezza del reale con occhi nuovi.