PORT-AU-PRINCE – La crisi umanitaria ad Haiti si aggrava. Secondo quanto riferito dal portavoce delle Nazioni Unite, tra il 14 febbraio e il 5 marzo, più di 40mila persone sono state costrette a fuggire dall’area metropolitana di Port-au-Prince a causa dell’escalation di violenze nel Paese caraibico.
Si tratta del numero più alto di sfollati registrato in un arco di tempo così breve dal 2021, anno in cui l’ONU ha iniziato a monitorare sistematicamente lo sfollamento forzato della popolazione provocato dall’azione delle gang criminali.
A peggiorare la situazione è anche la carenza di fondi per gli aiuti umanitari. Le risorse a disposizione per garantire assistenza agli sfollati si stanno rapidamente esaurendo, ha avvertito l’ONU, lanciando un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per evitare un ulteriore deterioramento della crisi.