PESCARA – Nella notte delle elezioni regionali in Abruzzo, Marco Marsilio ha segnato un altro capitolo nella storia politica della regione, ottenendo una riconferma senza precedenti negli ultimi trent’anni. Il suo commento: “È stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro”.
Con un solido margine di vantaggio sul suo avversario Luciano D’Amico, sostenuto da una coalizione tra PD e M5S, Marsilio ha ribadito la sua visione per l’Abruzzo, sottolineando che il “campo largo” rappresenta un passato da superare, non il futuro della regione. “Il campo largo non sarà il futuro dell’Italia”, ha dichiarato con fermezza.
Tuttavia, mentre il trionfo di Marsilio viene celebrato dalla sua fazione politica, il PD e il M5S esprimono delusione per l’astensionismo registrato durante il voto. Questo fenomeno, sottolineano, è particolarmente preoccupante per la democrazia. Un’alta percentuale di astensionismo rappresenta una minaccia alla partecipazione politica e alla rappresentanza dei cittadini.
L’astensionismo alle elezioni, infatti, indica un disinteresse o una disillusione verso il processo politico da parte dei cittadini, il che può compromettere la legittimità delle istituzioni democratiche. Il PD e il M5S, pertanto, pongono l’attenzione su questo aspetto, evidenziando la necessità di affrontare e risolvere le cause profonde che portano all’astensionismo.