ROMA – “Con il rinnovo del Contratto specifico Ferrari, che competa con le sue peculiarità la disciplina pattizia del Contratto collettivo specifico di Lavoro, la storica casa di Maranello si conferma una eccellenza delle relazioni sindacali, non solo per gli importi del premio che potrà arrivare a superare i 17 mila euro annui, ma anche per iniziative innovative come quelle dell’azionariato diffuso e meritorie come quella in favore dei lavoratori con disabilità”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Alberto Zanetti, segretario generale della Uilm di Modena, a commento dell’accordo firmato nella serata di ieri.
“Sul piano economico – argomentano Ficco e Zanetti – l’importo massimo del premio annuo variabile, basato su indicatori di produttività, di qualità e di redditività, a cui si aggiunge un nuovo indicatore sulla sostenibilità energetica, passa da 14 mila a oltre 17 mila euro. La novità che apprezziamo maggiormente è il piano di azionariato diffuso, in base al quale ad inizio 2024 ciascun dipendente riceverà a titolo gratuito azioni per un controvalore non eccedente 2.065 euro, a cui ciascun dipendente potrà aggiungere se lo vorrà ulteriori azioni convertendo 3.000 euro del premio di risultato. In questo modo si coinvolgono davvero i lavoratori nelle sorti dell’impresa. Sul piano normativo abbiamo concordato inoltre una maggiore tutela per il personale con disabilità in termini di diritto alla conservazione del posto di lavoro anche in caso di malattie assai protratte nel tempo. Infine è pattuita per il 2024 l’assunzione di 250 nuovi colleghi, il che ci conforta sui piani di sviluppo di Ferrari”.
“Per noi – concludono Ficco e Zanetti – questo risultato negoziale suggella un sistema virtuoso di relazioni sindacali, in cui la Uilm è il primo sindacato. Proveremo sempre a ripagare la fiducia dei lavoratori continuando a costruire con Ferrari un sistema improntato al dialogo e alla partecipazione, convinti che Ferrari possa rappresentare una eccellenza non solo industriale ma anche sindacale”.