NAPOLI – “Caos Banca Intesa: ogni utente è prima di tutto un essere umano non un numero, occorre molto rispetto, delle persone e della legge”. E’ quanto afferma, in una nota sui social, l’avvocato Angelo Pisani dopo aver ascoltato molti correntisti di Banca Intesa. “Milioni di clienti – precisa Pisani – sono stati catapultati con un click da Banca Intesa alla sua controllata Isybank ed è nato il caos. Proteste e disagi con l’operazione estiva che finisce in tribunale, per chiedere il conto e tutelare i diritti dei correntisti trattati come meri numeri in spregio alla legge. Disservizi, disagi e danni provocati a milioni di clienti, soprattutto giovani, con il passaggio telematico dalla tradizionale Banca Intesa alla telematica Isybank, persona giuridica in ogni caso distinta dalla controllante ISP, senza sicura, chiara e completa informazione e dovute cautele in campo finanziario. Le vittime dell’operazione bancaria dell’estate ora corrono ai ripari e per informarsi e tutelarsi si stanno organizzando in un comitato per lanciare la loro class action e chiedere, oltre al ripristino e corretta gestione dei loro dati personali e finanziari, oltre che della privacy, anche il risarcimento di tutti i pregiudizi subiti per file agli sportelli, criptico cambio dei rapporti bancari e disinformazione, mentre continua l’andirivieni e finimondo per ottenere spiegazione con stress anche degli stessi impiegati della banca che non sanno cosa rispondere alle lamentele”.
“Riteniamo – rilevano l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione Noi Consumatori scesa in campo a tutela dei danneggiati e l’avvocato Massimiliano Varriale, responsabile dello sportello tutela finanziaria – che una comunicazione di cambio banca così importante doveva essere fatta per vie formali e con le dovute spiegazioni e raccolta di consenso. Comunque Isybank è una banca diversa, un soggetto diverso, rispetto a Banca Intesa San Paolo sebbene controllata al 100% da quest’ultima, che si assume la responsabilità di quanto sta accadendo e dovrebbe risolvere i disservizi dei clienti ancora nel caos. In tanti denunciano la violazione di tutti i diritti dei correntisti, dall’assenza del consenso per la cessione del contratto effettuata, alla mancata informazione, alla totale assenza di buona fede nell’esecuzione del contratto bancario da parte di ISP, dal disagio e danni arrecati ai correntisti e solo un giudice potrà accertare e decidere di chi sono le responsabilità e chi avrà diritto a veder annullati gli effetti di questo cambio unilaterale nonchè un risarcimento per danni personali e anche patrimoniali, che vanno in ogni caso dimostrati”.