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sabato, Novembre 23, 2024
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Mila Maraniello e la sua digital Art alla Pinacoteca Patiniana

NAPOLI – Continua senza sosta il percorso della giovane digital artist, Mila Maraniello( nella foto di Gianni Biccari) Con un diploma di laurea in tasca ancora fresco di stampa, in design della comunicazione ottenuto presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, la brava pittrice di madre serba è giunta alla Pinacoteca Patiniana di Castel di Sangro, per la mostra “Sotto il segno del rosso”. Un evento che per la sua inaugurazione, dipanandosi sull’esposizione delle opere della Maraniello insieme a quelle della pittrice di Isernia Serenella Gregorio, ha registrato la presenza di Cinzia Mattamira, responsabile della struttura museale dedicata al grande pittore castellano, Teofilo Patini, dell’Assessore ai Beni artistici e alle Pari opportunità del Comune di Castel di Sangro, Enia Acconcia e del giornalista, critico e sociologo, Giuseppe Giorgio. Pervaso dalla forza espressiva scaturita dalle realizzazioni della Maraniello, il momento artistico si è avvalso del valore aggiunto rappresentato dagli interventi della scrittrice-performer serba, Slobodanka Ciric, che ha interpretato due sue poesie ispirate all’universo “donna” e al tema della violenza. Attirando l’attenzione dei tanti presenti, tra cui gli studenti del Liceo Turistico di Castel di Sangro accompagnati dalla professoressa Rossella Bucci, la digital artist, da sempre impegnata su sentieri pittorici intrisi di umana filosofia, ha voluto dedicare i suoi lavori (alcuni dei quali donati al Comune e alla Pinacoteca) all’atavico dolore legato all’essere donna. “Con questo ciclo di opere- ha spiegato Mila- voglio rappresentare il momento in cui le donne prendono coscienza di sé conservando un dolore che mai potrà essere cancellato, ma che diviene principio di trasformazione e di fusione con il vento di liberazione, nello specifico trasmutato nell’unione col foglio bianco. Le donne non sono percettibili nella loro interezza in quanto la loro epifania è quasi estraniante e misteriosa, ma necessaria”. Da sempre ispirata dai pittori Egon Schiele, Edward Hopper e Francis Bacon, la giovane artista anche in terra abruzzese ha saputo lasciare le tracce artistiche di un mondo digitale pronto per elevarsi ad arte e per proiettarsi nel futuro sulla scia di una forma espressiva profondamente concettuale. Dopo aver illustrato libri e partecipato a diverse mostre in giro per l’Italia, Mila Maraniello, continua a gettare nuova luce sull’universo dell’arte visiva senza perdere mai di vista i grandi maestri del passato e i malanni dell’umanità immutabili nel tempo. Meritevole di farsi conoscere a livello internazionale e decisa nel ribadire con le sue esperienze pittoriche i tratti di esseri spesso intrisi di sofferenza, Mila Maraniello prosegue senza fermarsi verso la crescita di uno stile personale facilmente riconoscibile, in grado di condurre l’osservatore in una dimensione fatta di poesia, sinuose forme corporee e millenario dolore.

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