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sabato, Novembre 23, 2024
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Epatologia sostenibile, a Napoli percorsi tra bisogni del paziente e necessità del sistema

NAPOLI – Integrazione ospedale e territorio, potenziamento della telemedicina, raccolta e analisi dati attraverso la piattaforma regionale: il tutto per attirare immigrazione sanitaria – in riferimento all’Epatologia – e raggiungere obiettivi grazie anche ai fondi Pnnr.

Da questi presupposti parte la decima edizione del corso di aggiornamento dal titolo “L’epatologia nel terzo millennio: epatologia sostenibile”, promossa dall’ospedale evangelico Betania e in programma venerdì 25 e sabato 26 novembre all’Archivio di Stato di Napoli (via del Grande Archivio, 5). Invitato all’apertura anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A curare la direzione scientifica è il dottor Ernesto Claar, responsabile dell’Unità Operativa di Epatologia dell’Ospedale Evangelico Betania di Napoli ed espressione del Network Epatologico dell’ASL Na 1 Centro: “Il numero crescente di opportunità diagnostiche e terapeutiche oggi a disposizione dello specialista epatologo – spiega lo specialista – garantisce un’efficacia sinonimo di sostenibilità”.

Un’occasione di incontro tra specialisti per analizzare progetti e interventi da attuare in Epatologia, in una location dall’indubbio valore per la storia della città e della medicina quale l’Archivio di Stato, dove accanto alle carte sulla storia della medicina firmate da illustri medici dell’epoca, è allestita anche la mostra “Storie di epidemie tra terra e mare nelle carte d’archivio” della Direzione Generale Archivi.

La cirrosi epatica è una delle principali cause di disabilità e mortalità in Campania. In uno studio real world pubblicato nel 2021 (European Review for Medical and Pharmacological Sciences) è emerso come in regione ci siano oltre 21.400 pazienti con diagnosi certa di cirrosi epatica e 3mila pazienti con epatocarcinoma quale diretta drammatica complicanza, intercettati dal solo flusso di dimissione ospedaliera.

Del resto il costo medio annuo per paziente con cirrosi va dai 3.200 euro del paziente compensato, fino ai 13.800. Il 55,4 % dei pazienti riceve un nuovo ricovero entro un anno dalla dimissione post-scompenso.

Il corso, articolato in sei sessioni, con l’obiettivo di migliorare conoscenza ed informazione, venerdì 25 novembre sarà introdotto dai saluti di Candida Carrino (direttore dell’Archivio Storico di Napoli), Cordelia Vitiello (presidente della fondazione evangelica Betania), Lucio Cirica (direttore generale dell’ospedale evangelico Betania) e Bruno Zuccarelli (presidente ordine dei medici di Napoli), a cui seguiranno i saluti delle associazioni e delle società scientifiche coinvolte.

“L’ambizione è quella di favorire, in un’epoca di ristrutturazione sanitaria – sottolinea ancora il dottor Ernesto Claar – la fruizione dei servizi attraverso l’organizzazione”.

La prima sessione riguarderà la programmazione sanitaria in epatologia, basata sull’evidenza e applicata al nuovo modello di assistenza territoriale. La seconda svilupperà il tema degli screening in epatologia, circostanziandone l’importanza.

Nella terza tavola rotonda moderatori, relatori e platea si confronteranno sull’opportunità del “Digitale in epatologia”, dibattendo su quanto le soluzioni tecnologiche saranno in grado di supportare l’organizzazione dei servizi.

La quarta sessione proverà ad evidenziare quanto un inadeguato stato nutrizionale condizioni la prognosi del paziente affetto da cirrosi epatica ed epatocarcinoma.

Nella quinta i maggiori esperti si confronteranno sul cocente tema dell’epatocarcinoma, analizzando l’efficacia dei percorsi di cura anche alla luce delle più recenti strategie terapeutiche. L’ultima tavola rotonda descriverà i progressi della chirurgia epatobiliare, testimoniati dal costante miglioramento degli esiti. Nel corso della due giorni esperti di caratura internazionale forniranno approfondimenti sulle più moderne tecnologie e tecniche per la gestione del paziente chirurgico e per il corretto management delle complicanze in corso di resezione epatica.

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