ROMA – Torna nelle librerie “Monica Vitti”, la biografia scritta da Cristina Borsatti e dedicata a Monica Vitti, in una riedizione aggiornata edita da Giunti Editore, con una nuova veste grafica, un ricco apparato fotografico e con l’aggiunta di nuovi contenuti.
Scritta nel 2005, con la complicità di Monica Vitti e il contributo di alcuni grandi registi che hanno lavorato con lei, la biografia riannoda tutti i fili di una vita e di una carriera che ha attraversato mezzo secolo di storia italiana. Dagli esordi a teatro al cinema dell’incomunicabilità, dalla commedia all’italiana, di cui è stata unica mattatrice donna, alle numerose incursioni a teatro, in televisione e al fianco di grandi maestri del cinema internazionale.
Tra arte e vita, cinema, teatro e televisione, la biografia autorizzata “Monica Vitti” ripercorre oltre mezzo secolo di storia del nostro paese, muovendosi tra il pubblico e il privato. Anche grazie all’intimità delle parole che l’attrice ci ha lasciato nei suoi due splendidi romanzi, “Sette sottane” e “Il letto è una rosa”, che hanno permesso all’autrice di entrare in punta di piedi anche nella sfera più personale di Monica, come l’ha sempre chiamata il grande pubblico.
Un omaggio ad una donna e ad un’attrice che non è stata mai dimenticata, nonostante i tanti anni trascorsi lontani dai riflettori. Icona, diva sempre accessibile, immagine e simbolo, con il suo volto così europeo, con la sua bravura, la sua intelligenza e la sua ironia, Monica Vitti è stata capace di intaccare tabù secolari, di dettare lo stile di un’epoca e di farsi amare, facendoci ridere, piangere e pensare.
Arricchiscono il volume le interviste esclusive rilasciate all’autrice da Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola e Franco Giraldi.
Quarta di copertina
Monica Vitti è stata una dea dalla grande umanità, capace di comprendere le donne e dare forma alle loro mille sfaccettature e inquietudini, al loro coraggio. Inventando uno stile innovativo e del tutto spontaneo, ha stravolto i canoni non solo della settima arte, ma anche quelli stereotipati di bellezza dell’epoca. Questa narrazione coinvolgente, ricca di deliziose citazioni personali, pungenti e divertenti, che ricostruiscono la figura incredibile dell’attrice e i suoi tanti volti, ne ripercorre cronologicamente la carriera: la commediante all’italiana ideale, la musa del cinema impegnato di Antonioni e sua compagna, l’impareggiabile spalla – capace di rubare l’ammirazione del pubblico ai più grandi interpreti – e la meravigliosa protagonista di importanti incursioni nel cinema straniero. Dagli esordi ai grandissimi successi, raccontando in parallelo anche la vita di Maria Luisa Ceciarelli – la bimba che sfoggiava le sette sottane che la madre le metteva per tenerla al caldo, innamorata del ragazzino dirimpettaio –, Cristina Borsatti segue passo dopo passo l’attrice di teatro con la sua voce singolare, l’artista eclettica che si muove fra cinema, teatro e televisione, la diva che ha lavorato con i più grandi registi. Un omaggio a una donna straordinaria, che grazie alla sua bravura camaleontica ha segnato la storia del nostro cinema e del costume italiano.
Vedevo che Monica, nonostante facesse dei film con Antonioni, con personaggi da film muto, misteriosi, d’altri tempi, nella vita era vivace, divertente, piena d’umorismo. Era allegra e l’osservavo. E mi son detto: come mai? Questa è un’attrice di talento, una bella ragazza, perché non può fare un personaggio umoristico, comico? Mario Monicelli
Non è che non ci fossero donne, ma lei era diversa. Su di lei si costruivano i personaggi. In altre parole, come avveniva con altri grandi attori, si scrivevano le sceneggiature pensando alla sua
specifica personalità. E Monica ne aveva da vendere. Sì, tra le donne, è stata l’unica… Ettore Scola