MADDALONI, Caserta – Gli agenti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato di Maddaloni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre pluripregiudicati, due uomini ed una donna: I.P., 64 anni, C.F., di 35, e V.M., 41, ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, “revenge porn” e stalking; delitti commessi ai danni di una 22enne affetta da grave deficit cognitivo.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso al termine di un’articolata e complessa indagine, svolta dagli investigatori della sezione specializzata della Squadra mobile di Caserta “Reati contro la persona”, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Le dichiarazioni della vittima, adeguatamente riscontrate da numerosi elementi, video ed accertamenti tecnico-scientifici, consentivano di ricostruire un quadro probatorio granitico nei confronti dei tre indagati per le ipotesi di reato sopra indicate. L’attività investigativa ha preso le mosse dalla denuncia di scomparsa della vittima, presentata dal padre al commissariato di Maddaloni. Nell’immediatezza, gli investigatori attivavano le ricerche della giovane donna che, solo dopo diversi giorni, veniva rintracciata nella propria abitazione dove era stata accompagnata da uno dei suoi aguzzini.
Il pubblico ministero, insieme al personale specializzato della Squadra mobile casertana, attraverso la modalità dell’audizione protetta e con l’ausilio di una psicologa, procedeva ad escutere celermente la giovane vittima e, dal suo preciso racconto, emergeva che nei giorni precedenti i tre indagati, approfittando delle condizioni di minorata difesa della ragazza, affetta da ritardo intellettivo e cognitivo, l’avevano indotta a seguirli nell’abitazione di uno di loro; li l’avevano tenuta segregata e costretta a subire abusi sessuali, dopo averla picchiata con un bastone di legno e privata del telefono cellulare. Tali dichiarazioni venivano riscontrate attraverso la perquisizione dell’appartamento in uso ad uno degli indagati, dove venivano effettuati i rilievi da parte della Polizia Scientifica nonché attraverso il sequestro dei telefoni cellullari in uso ai tre aguzzini e di altro materiale informatico.
L’esame del telefono cellulare di uno degli autori consentiva di estrapolare alcuni video che documentavano univocamente le violenze sessuali a danno della ragazza. Altri video dimostravano il tentativo dei tre criminali di indurre la ragazza a denunciare il di lei padre di inesistenti abusi sessuali, approfittando delle sue condizioni di minorata capacità cognitiva. I video, insieme ad altro materiale, sessualmente esplicito, che ritraeva la vittima, venivano persino scambiati e diffusi tra gli indagati, senza il consenso della parte offesa.
Sulla base degli univoci elementi di prova raccolti, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha richiesto ed ottenuto, dal giudice per le indagini preliminari del locale tribunale, la misura cautelare della custodia in carcere per tutti e tre gli indagati. Questa mattina, all’alba, la misura è stata eseguita, gli arrestati sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni per poi essere condotti, i due uomini, nel carcere sammaritano, mentre la donna nel penitenziario femminile di Pozzuoli.